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FONTEGRECA – Truffa, falso e abuso: scandalo in paese. Ecco tutti i nomi

Una tessera fedeltà di un centro commerciale ha permesso di scoprire il gruppo di sodali.

Il consigliere Elisabetta Cambio punt ail dito contro il sindaco: dimissioni subito

Il pericolo “contagio” per altri comuni del matese

FONTEGRECA. Esplode lo scandalo a Fontegreca, regno incontrastato di Antonio Montoro, praticamente alla guida del paese da circa venti anni. Computer pagati e mai acquistati, scale antincendio mai realizzate ma regolarmente liquidate. Un nuovo scandalo porta alla luce la cattiva gestione degli enti pubblici. L’inchiesta della guardia di finanza di Piedimonte Matese, scuote la piccola Fontegreca. Potrebbe essere solo la punta di un iceberg capace  di “contagiare” presto  altri comuni dell’area.  Gli indagati, quando si sono visti scoperti,  non hanno esitato a mettere in campo azioni per tentare di inquinare il quadro indiziario.
Sotto accusa finiscono il sindaco di Fontegreca, Antonio Montoro, Antonio Ricci (nipote dell’assessore ai lavori pubblici Crescenzo Gianfrancesco e figlio di una consigliere di maggioranza). Ricci è titolare di un’impresa che avrebbe dovuto realizzare una scala antincendio  mai nata;  il tecnico comunale Antonio Iemma, l’ingegnere di Piedimonte Matese Antonio Ricigliano, facoltoso professionista della zona, e l’imprenditore Carmine Iannella titolare di Tecnocostruzione di Benevento.  Truffa allo stato e falso in atto pubblico sono le accuse contro Iemma, Ricigliano e Iannella; abuso d’ufficio è l’accusa contro il sindaco Antonio Montoro e l’imprenditore Antonio Ricci. Ricigliano e Iemma sono stati allontanati, per la durata di due mesi, dai pubblici uffici. Sequestrati, in via cautelativa, 22mila euro sul conto corrente del professionista di Piedimonte Matese.
Una tessera fedeltà  di un centro commerciale del napoletano ha permesso alle fiamme gialle di ricostruire il tentativo di depistaggio. Infatti, quando gli investigatori contestarono l’assenza di computer, per 22mila euro, dalla casa municipale di Fontegreca, un impiegato di Tecnocostruzioni partì alla volta dell’Iper mercato napoletano dove acquistò, in contanti, apparecchiature per circa duemila euro, sistemandole poi negli uffici comunali. Gli investigatori  risalirono al venditore e scoprirono i dati dell’acquirente grazie alla tessera fedeltà che lo stesso aveva sottoscritto. Una ingenuità che ha permesso di smascherare l’intero gruppo di sodali. Il sindaco, secondo l’accusa, avrebbe permesso all’impresa del nipote dell’assessore ai lavori pubblici, attraverso una variante, di realizzare invece che la prevista scala antincendio una semplice impermeabilizzazione del tetto di una scuola; con costi sostanzialmente inferiori a quelli previsti. Nelle prossime settimane l’azione attuata dalle fiamme gialle potrebbe portare ulteriori sviluppi e coinvolgere altri comuni. Sviluppi che potrebbero interessare, in modo particolare, i comuni di Alvignano e Dragoni da dove è partita l’inchiesta madre durante la quale sono state perquisite anche le abitazioni del sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo –attuale presidente Ato5 – e di Bruno Pagliaro, all’epoca, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici di Dragoni e presidente della comunità montana del Monte Maggiore. Perquisizioni  anche nelle case comunali e in un importante studio tecnico di Caserta, ritenuto dagli inquirenti, cabina di regia per favorire imprese “amiche”.

La richiesta di Cambio: “Il blitz della guardia di  Finanza di Piedimonte Matese – a cui va tutta la mia stima e riconoscenza per il lavoro svolto e per il costante impegno contro il malaffare – mostra come i nostri amministratori non hanno mai veramente pensato al bene supremo della collettività. E’ l’ennesima prova di come Montoro abbia gestito la cosa publbica in tutti questi anni. Ora serve però una svolta, uno scatto di orgoglio capace di ridare serenità al nostro paese. Servono le immediate dimissioni del primo cittadino coinvolto così pesantmente nell’inchiesta che ha mostrato anche la piaga del favoritismo. La nostra Fontegreca non può continuare ad essere umiliata per colpa di chi pensa di poter gestire la cosa pubblica come se fosse un affare di famiglia”. Lo afferma il consigliere Elisabetta Cambio.

Il pericolo del contagio: Lavori pubblici e tangenti, la procura ottiene una proroga di ulteriori sei mesi sull’inchiesta che vede coinvolti numerosi comuni dell’area fra cui Alvignano, Dragoni e Fontegrea. Appalti, lavori pubblici, subappalti, fatture liquidate per lavori “fantasma” e per materiali “introvabili”. Sarebbero solo alcuni dei motivi che da qualche tempo avrebbero acceso i riflettori su alcunicomuni dell’area. Nell’occhio del ciclone finisce un “sistema” collaudato che da tempo consentirebbe alle “solite” ditte amiche di alcuni amministratori di monopolizzare i lavori pubblici in alcuni comuni. Immancabile la complicità degli uffici tecnici comunali che, spesso, si rivelano i veri centri degli affari leciti e non leciti che potrebbero legare le amministrazioni con le ditte. Quando non bastano i tecnici comunali allora si ricorre al sistema dei progettisti amici e fidati capaci di “segnalare” all’impresa “giusta”  – al tempo giusto – ogni particolare per permettere di vincere l’appalto. I subappalti poi, spesso, diventano un affare di famiglia fra parenti, stretti e meno stretti. Nei mesi scorsi alcune perquisizioni avevano interessato anche il primo cittadino di Alvignano, Angelo Di Costanzo, e l’assessore ai lavori pubblici di Dragoni, Bruno Pagliaro. Per il caso di Alvignano, secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, gli investigatori avrebbero anche acquisto prove concrete del pagamento di tangenti.

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5 commenti

  1. pupiavati@iol.it

    CRESCENZO GIANFRANCESCO QUANTI ANNI HA? E’ FIGLIO DELLA GIANFRANCESCO CAROLINA? RISPONDETEMI HO MOLTO DA DIRE ….

  2. rispondo a pupiavati: Gianfrancesco Cr. ha super giù 45 anni e non è figlio della Gianfrancesco Carolina ma cognato di un consigliere di maggioranza

  3. pupiavati@iol.it

    quindi è il Ricci il figlio della GIANFRANCESCO?

  4. chissà se usciranno anche i tanti lavoretti a “senso unico” che da vent’anni vengono sempre appaltati alla solita ditta di Caserta, molto vicina a uno dei professionisti indagati !!! ????????????…scoperchiamo stò pentolone su…visto che ci troviamo !!!

  5. a pupiavati: il Ricci è figlio di Ricci Domenico consigliere di maggioranza ma la GIANFRANCESCO Carolina ha i figli più piccoli….che casino.
    siamo curiosi di sapere quello che hai da dire.