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Pastorano – Rogo alla Expert, l’Arpac conferma: aria, terra e acqua avvelenati

Pastorano – Il rogo che ha distrutto i capannoni al deposito Expert di Pastorano ha sprigionato sostanze che hanno avvelenato il territorio circostante.  Aria, terra ed acqua sono state contaminate con veleni tra i più pericolosi: toulene, xilene e formaldeide.  I primi cittadini di Pastorano, Pignataro, Bellona e Camigliano sono stati avvisati della pericolosità delle sostanze bruciate. In particolare, è stato proibito il consumo di frutta e verdura coltivata nel raggio di mezzo km dal rogo ed è stato sconsigliato l’uso dell’acqua dei pozzi. Proibiti anche il pascolo e la raccolta del foraggio nel raggio di 3 km. A rischio la salute della popolazione residente nell’area, ma la Prefettura ha demandato tutto ai sindaci per quanto riguarda le operazioni di bonifica e la messa in sicurezza dei residenti.  I dati dell’aria consegnati ai sindaci dei Comuni interessati dalla nube tossica dei roghi dei giorni scorsi secondo l’Arpa Campania sono allarmanti al di là di ogni ragionevole dubbio: dai rilievi effettuati da Arpac ed Asl dopo il rogo presumibilmente doloso che, dopo la Saffa di Marcianise e l’Ilside di Bellona, ha coinvolto un’altra industria del Casertano, il deposito di Expert di Pastorano, emerge che aria, terra ed acqua sono state contaminate con veleni tra i più pericolosi: toulene, xilene e formaldeide.  La nube per mancanza di vento ha stazionato a lungo su una vasta area che comprende i comuni di Pastorano, Pignataro Maggiore, Bellona, Vitulazio, Capua, Sparanise, Calvi Risorta.

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