GALLO MATESE – Dopo il successo registrato con la 1 escursione in Mountain Bike sui monti di Gallo Matese la Pro Loco ha organizzato per sabato 29 luglio la 2 edizione che sicuramente solleticherà i numerosi appassionati a percorrere le vie sterrate , nella quiete del bosco, per raggiungere la meta di Campo Figliuolo. Sulla locandina che annuncia l’evento è scritto che: percorso entusiasmante con scenari mozzafiato in una natura incontaminata e discesa adrenalica. Questo il programma: ore 9 raduno presso il Bar Pizzeria Matese; ore 9,30 partenza per l’escursione; ore 11,30 sosta e rinfresco presso “ L’acqua d ri Palumm” per gustare la purissima acqua che sgorga dalla pietra e riempie la serie di vasche modellate da Mentefina. Questi i dettagli tecnici: lunghezza 25 km, altitudine si parte da 830 metri slm per raggiungere i 1240 metri di altezza.. Fondo sterrato, pietre ed una parte nel bosco. Il Comune di Gallo Matese nella persona dell’ex Sindaco Giovanni Antonio Palumbo, il 2 agosto, nel centenario della costruzione dell’opera aveva posto una stele a ricordo della del rabdomante cosiddetto “Mentefina” per le sue doti di costruttore e scopritore di numerose sorgenti oltre quella denominata Acqua dei Palumm.” Così scriveva all’epoca l’ex sindaco Giovanni Palumbo: Ho anche un debito di riconoscenza personale verso Angelo Palumbo, per la costruzione delle nove vasche della Fontana dei Palomb . “Se festeggiamo l’anniversario della costruzione della fontana de “ L’Acqua d ri Palumm” , aggiungeva, non c’è dubbio che la nostra simpatia va a chi aiuta a vivere, non a chi distrugge la vita. Una ricostruzione doverosa per le Amministrazioni locali, perché ricostruendo la memoria della comunità si promuove l’educazione morale e civile dei giovani. Sono anche convinto che proprio cogliendo le proporzioni del rapporto tra povertà dei mezzi e grandezza dei fini si muova l’orgoglio di tanti gallesi verso i luoghi di origine e verso questa fontana in particolare. Che vivano qui o nel Bronx, ad Oshawa o altrove, che sia già solo luogo dell’immaginario o che costituisca ancora memoria viva di tanti sacrifici antichi o di dolci ricordi, “ l’Acqua d ri Palumm “ è dentro ognuno di loro. Con gli anni, alla originaria funzione se n’è sommata una nuova: essa oggi non soddisfa solo la sete ma risponde al bisogno di incontro e di festa, al bisogno di ritorno all’antico per vivere meglio il tempo presente. Perciò era e resta un bene collettivo da salvaguardare, un’opera d’arte da ammirare e un punto di riferimento per la ricostruzione storica e sociale di questi luoghi Personalmente ho stima e rispetto per tutti gli uomini che su questi monti mettono la loro intelligenza al servizio della collettività
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