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foto di repertorio

PIEDIMONTE MATESE, Malasanità, due testimoni inchiodano il primario

PIEDIMONTE MATESE. Malasanità, primario di ortopedia finisce a giudizio. Due testimoni hanno confermato tutte le accuse contro il primario Francesco Della Corte. E’ accaduto ieri durante l’udienza nel processo che si svolge presso il tribunale del Matese. Il presidio ospedaliero di Piedimonte Matese nuovamente nella bufera e sotto la lente della Procura. Si tornerà in aula il prossimo anno, ad aprile, quando saranno ascoltati altri testimoni. Nel procedimento, la signora Anna Giovanna Ferrucci – degente presso l’ospedale matesino dal 2 al 12 aprile 2010 a causa di lesioni al femore riportate a seguito di un evento accidentale – risulta essere persona offesa. Per i pubblici ministeri sammaritani, l’uomo, in qualità di primario della U.O.C. di ortopedia e traumatologia e chirurgo operatore, per colpa professionale consistita in imprudenza, eseguiva l’intervento dopo ben sette giorni dal ricovero a dispetto del consolidato protocollo terapeutico delle fratture di femore nei soggetti anziani ove è previsto che l’atto operatorio debba essere effettuato con urgenza. Per la Procura, Della Corte, sapendo di avere a disposizione la sala operatoria soltanto due giorni a settimana e non avendo a disposizione al momento il mezzo di sintesi, non provvedeva a trasferire la paziente in altro centro di cura così come richiesto dalla stessa e dai familiari. Inoltre, per i Pm, per colpa consistita in negligenza ed imperizia, relativamente alla pianificazione e all’esecuzione dell’intervento, Della Corte utilizzava, inserendolo, un chiodo gomma della misura di 200 millimetri, inadeguato alla tipologia della frattura e ritenuto essere troppo corto per realizzare una stabilità biomeccanica del femore e sintetizzare i frammenti ossei. In tal modo, il medico pedemontano procurava alla donna un danno sul focolaio di frattura con contestuale perdita ematica, nonché un indebolimento dell’arto inferiore destro conseguente, in parte, al trattamento terapeutico della frattura, per la quale sono stati effettuati due interventi chirurgici , ed in parte, al lungo periodo di immobilità a letto cui la vittima era costretta. Cause che concorrevano ad impedire alla signora Ferrucci di riacquistare l ’autonomia deambulatoriale, pienamente posseduta prima del l’evento traumatico. Fatto accertato in Piedimonte Matese il 9 aprile 2010. L’imputato è assistito dall’avvocato Accini, mentre la persona offesa, costituenda parte civile, ha affidato la difesa nelle mani del penalista, Ernesto De Angelis. (Francesco Mantovani)

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