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PIEDIMONTE MATESE – Cantiere dei Rifiuti, si “cercano” quattro dipendenti “scomparsi”

piedimonte matese – Uno dei  motivi che hanno portato all’annullamento del bando di gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, è l’incorenza fra il piano economico (originale) del Consorzio Unico di Bacino  e la “realtà” dei fatti. Sarebbero, infatti, almeno quattro i dipendenti del Cub “scomparsi”. Cio, prendendo in considerazione il quadro economico del Consorzio Unico dei Rifiuti, sul cantiere di Piedimonte Matese, dovrebbero esserci almeno quattro gli operatori in più che ogni mattina dovrebbero operare in zona. Inoltre ci sarebbero “notevoli” avanzamenti di carriera di cui avrebbero beneficiato diversi addetti del Cub. Sarebbe questo un altro motivo che avrebbe portato all’annullamento del bando indetto dall’amministrazione comunale guiidata dal sindaco Vincenzo Cappello. Anche per queste ragioni, dopo diverse diffide delle ditte interessate all’appalto, l’’amministrazione ha ritenuto necessario ritirare il bando dal “mercato”. Tutto nasce dalal volontà del municipio di Piedimonte Matese di abbandonare il Consorzio Unico dei Rifiuti. Qualche mese fa fu indetta gara per circa sette milioni di euro per cinque anni. Saranno salvaguardati i livelli occupazioni che garantiranno agli attuali operatori di operare anche con l’impresa che risulterà vincitrice dell’appalto. E’ questa l’idea che ha determinato la scelta del governo cittadino, guidato dal sindaco Vincenzo Cappello.  Troppi i disservizi che da troppo tempo gravano sulla raccolta differenziata, continui disservizi non sono più tollerabili.  L’amministrazione di Piedimonte Matese  esce dal consorzio unico. Una iniziativa che probabilmente sarà seguita da numerosi altri comuni limitrofi. Con questa decisione, il sindaco Cappello intende risolvere unproblema che da tempo crea disagi nella raccolta dei rifiuti dove, più volte, l’amministrazione si è sostituita al Consorzio per garantire la raccolta. Gestione dei rifiuti e bilanci comunali: la guardia di finanza indaga su 25 municipi compresi nell’area del Matese e dell’Alto Casertano. L’iniziativa parte dalla tenenza delle fiamme gialle di Piedimonte Matese e riguarda tutti i paesi che ricadono nella giurisdizione della stessa.  Gli inquirenti intendono conoscere i motivi che hanno determinato, in molti casi, la mancata erogazione di fondi al Consorzio per la gestione dei rifiuti. Il periodo interessato è quello che parte dal 2005 fino ad oggi.

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