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Pietramelara / Riardo – Corruzione a Rebibbia, due guardie penitenziarie ritornano in libertà

Pietramelara / Riardo – Sono ritornati in libertà le due guardie carcerarie accusate di aver favorito un detenuto. Questa la decisione del giudice in favore di Pasquale Della Torre e Antonio Barattiero a cui carico resta unicamente l’obbligo di firma presso le forze dell’ordine. Per gli investigatori i due avrebbero favorito un recluso comunicandogli notizie e facendo da intermediari per fargli arrivare beni in cella.  Per gli inquirenti i due agenti si sono “messi a disposizione” del detenuto per favori di vario genere: hanno comunicato notizie relative a permessi premio concessi o esiti delle udienze a lui, a sua moglie e al suo difensore, hanno dato ad altri operatori penitenziari notizie positive sulla condotta del detenuto; hanno rivelato notizie sul ritrovamento di un telefono cellulare in possesso di un altro detenuto, hanno fatto da intermediari per recapitare beni all’interno del carcere o nel luogo dove il detenuto svolgeva attività lavorativa in regime di semilibertà. Per gli inquirenti i due lo avrebbero fatto per ottenere somme di denaro, più volte promesse anche se di fatto mai elargite dal detenuto. L’uomo avrebbe anche promesso ai due un lavoro o un’altra forma di partecipazione nella pizzeria che si diceva intenzionato ad aprire una volta uscito dal carcere. I due imputati – Barattiero e Della Torre – respingono ogni accusa e sperano di poter dimostrare la loro innocenza durante la fase processuale

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