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ROCCAMONFINA – Fondazione Nicola Amore, Petrillo: facciamo chiarezza

ROCCAMONFINA ( di Antonio Migliozzi ) – “Facciamo chiarezza stimati concittadini”. E’ così che la Fondazione “Nicola Amore per Roccamonfina” Onlus ha voluto titolare il manifesto fatto affiggere in queste ore, nel quale si cerca di spiegare quanto accaduto in seguito alla doppia “sconfitta” subita dall’Amministrazione comunale di Roccamonfina in seguito alle vicende giudiziarie che si sono succedute ultimamente.
“Vogliamo parteciparvi – si legge nel manifesto a firma del Presidente Emma Petrillo e dell’intero C.d.A. – in modo corretto, circa la conclusione della penosa diatriba tra l’Amministrazione e la Fondazione Nicola Amore per Roccamonfina Onlus. Come ben sapete, tutto è iniziato, in modo palese, dallo sciagurato Consiglio Comunale del 10/11/2016, in cui l’unico punto in discussione era questa terribile Fondazione Nicola Amore che supportava le Politiche Sociali del Comune meritevole di severi provvedimenti. A seguito fu pubblicata la delibera n. 31 che ha avviato, a cascata, una serie di atti dell’Amministrazione che hanno portato alla nomina di un C.d.A. della Fondazione a presidenza Giuseppe Fusco illegittime e lesive della nostra dignità di cittadini di Roccamonfina ed abbiamo agito, in difesa della Fondazione e nostra, rivolgendoci alla legge ed al Tribunale Civile, di competenza per le società di diritto privato, qual è la Fondazione stessa. Le nostre istanze sono state accolte tutte: il giudice Marco Pugliese ha emesso in data del 24/04/2017 un’ordinanza che sospendeva gli atti del sindaco ed il suo C.d.A. Non paghi, il sindaco e l’Amministrazione hanno deciso per un reclamo al Collegio Giudicante della III Sezione Civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’udienza, tenutasi il 24/5/2017, s’è conclusa con l’accoglimento delle parti della proposta del Presidente Dott. Scoppa che ha portato alla rinuncia del reclamo da parte del Comune di Roccamonfina, il quale contestualmente ha riconosciuto tutte le prerogative del C.d.A. a presidenza Emma Petrillo e, come un atto di conciliazione, da parte della Fondazione avrebbe dato più spazio alla rappresentanza dell’Amministrazione all’interno della Fondazione non è stato imposto nulla e l’atto di buona volontà nell’accogliere la proposta del Presidente del Collegio Giudicante racchiude in se un’etica della Vittoria, sconosciuta ai più, che induce a non infierire su chi perde. Oggi leggo che il Comune sarebbe uscito vincente da questa sporca faccenda. Se vincere significa rinunciare a tutte le proprie ragioni, ammettendo di aver prodotto atti illegittimi con valore nullo, che sono costati tempo, danaro e risorse umane, aver coinvolto altri cittadini attribuendo loro ruoli fasulli, allora Sindaco Montefusco ha vinto sul C.d.A. della presidenza Emma Petrillo. Se non è così, significa che, senza pudore alcuno, vogliono rendervi una grossa bufala e la cosa che traspare da questo agire, ed offende profondamente, è il ritenere i cittadini di Roccamonfina, tutti tranne loro naturalmente, stupidi e creduloni. Bisognerebbe chiedersi, ora, perché questa infelice azione dell’Amministrazione dovrebbe essere pagata da noi e non da chi l’ha intentata per presunzione di sapere e, cosa ancora più grave, puro esercizio  di potere”

 

 

 

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