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TEANO – Gestione dei beni confiscati, i carabinieri “liberano” Libera

teano. Gestione dei beni confiscati alla camorra, l’associazione Le  Terre di Don Peppe Diana – Libera, è stata “liberata” dalle forze dell’’ordine. Sono serviti i vigili urbani del paese che poi a loro volta avrebbero richiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione, per convincere i precedenti gestori dei terreni confiscati a “mollare” la presa. Infatti, anche ieri mattina, appena i volontari di libera si sono presentati sui fondi per la raccolta delle mele, sono giunti in loco gli stessi ex gestori che con “minacce” garbate avrebbero “invitato”  a sospendere ogni attività. Nemmeno l’arrivo dei vigili urbani, incaricati dalla Prefettura a sorvegliare sulla vicenda, sembra essere servito a niente. Risolutore, invece, l’impegno dei militari dell’ìarma che avrebbero convinto l’ex gestore a desistere da ogni sua iniziativa. Così la raccolta della frutta è proseguita serenamente. Nei confronti dell’ex gestore, invece, potrebbe scattare la relativa denuncia. Nei giorniscorsi Libera aveva fatto richiesta di scorta al Prefetto di Caserta, alla Questura di Caserta, ai carabinieri della locale stazione e al municipio sidicino.  Tutto sarebbe nato da un’accesa discussione fra l’ex gestore dei beni confiscati e i voltanti di Libera. La vecchia gestione avrebbe reclamato il diritto di raccogliere i frutti, ormai maturi, visto che aveva curato i fondi fino a pochi giorni prima. Un incontro sicuramente poco “simpatico” per Libera che dopo quell’episodio ha inmoltratole richieste di scorta. Intanto le mele che erano pronte per essere raccolte  restano, secondo alcune indiscrezioni, ancora sugli alberi e questo potrebbe pregiucarne definitivamente la bontà.  Libera ha preso in carico la gestione dei beni confiscati a Teano da qualche settimana, in precedenza era Acli Terra a gestire i fondi, molti dei quali erano fittati, con regolare contratto ad un imprenditore dell’agro aversano.  Dal 2010 il municipio di Teano chiedeva, al gestore dei beni, di lasciar elibera i fondi perchè destinati ad altra associazione. Dopo circa due anni, lo scorso trenta agosto, anche grazie all’intervento dei carabinieri, c’è stato lo sgombero dei beni e la successiva consegna a Libera. Libera è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.  Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

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