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ALIFE – Politiche sociali, Avecone dimentica i giovani. Il sindaco smentisce: siamo sempre a disposizione di tutti

alife  (di michela vigliotti) – I libri fanno la cultura, l’esperienza fa la saggezza. Un uomo che le possieda entrambe, è completo, a trecentosessanta gradi. Purtroppo, però, se la seconda la vita la dà in omaggio, la regala, per la prima, ci vuole coraggio, intelligenza e tanta buona volontà, in due parole, in dialetto locale, “ce vo a capu bona” e anche un pizzico di fortuna. Questa la sola prerogativa mancante del figlio di una giovane madre naturale di Alife, Concetta. Feredico (il nome di  fantasia che abbiamo scelto per l’undicenne) intelligente, obbediente, educato e studioso, un ragazzino modello, quello che tutte le mamme sognano di avere. Queste però, non sono cose che si sognano, bensì qualità per le quali si lotta, giorno e notte, perché quando si diventa genitori lo si è per sempre. Concetta appartiene a questa categoria di mamme: quelle che fanno di tutto per tirare su i figli nel modo migliore e pare che con Federico ci stia riuscendo. L’unica “pecca” è quella di non avere un lavoro fisso(ma chi ce l’ha oggi, a 27 anni?). La giovane mamma non aveva abbastanza denaro per acquistare i libri scolastici per Carmine che a settembre ha iniziato la prima media, anche perché l’assegno baleatico che spetta alle mamme naturali, ogni tre mesi, è da tempo che non arriva e lei, lavorando saltuariamente, non poteva permettersi una spesa di questo calibro. L’amministrazione di Alife le ha fatto promesse fino a pochi giorni prima dell’inizio del nuovo scolastico, senza mantenerle. “Soldi non ce ne sono”. Ad attivarsi per la non bella situazione, Agnese Ginocchio, la quale, insieme con alcuni amici di Alife,  tra cui Franco Panella del Cai e alcune docenti  della provincia di Caserta, di due scuole di Acerra con le quali  collabora fattivamente per progetti educativi sulle tematiche civili della Pace, della Legalità e dell’ambiente,  ha fatto in modo che Federico potesse frequentare il primo anno di scuola media senza sentirsi diverso dai suoi compagni. Anche l’istituto comprensivo di Alife, grazie alla vicepreside Monica Pacelli e alla preside  Annamaria Pascale, dopo essere venuto a conoscenza del caso si è adoperato per fare la sua buona parte.

La replica del sindaco

alife. Il primo cittadino Giuseppe Avecone intende rispondere  alle accuse  che gli sono state mosse dalla giovane mamma Concetta Mallardo, in merito a un sussidio, negatole, in favore del figlio minorenne, studente frequentante il primo anno di scuola media. “Innanzitutto tengo a precisare che l’amministrazione di Alife rinuncia alle indennità di carica per metterle a diposizione del sociale. La signora da me e dai miei collaboratori è stata accolta a braccia aperte e ha usufruito di tutti i servizi che potessero interessarle.  Il comune non è, però, casa nostra, non è un ente di beneficenza, bensì un ente pubblico che cerca di aiutare nelle sue possibilità tutti i cittadini, soprattutto i meno abbienti. La giovane mamma facendo parte della graduatoria per il progetto del sussidio ad integrazione del reddito, ovvero il contrasto alla povertà, non poteva, per legge, essere beneficiaria di alcun contributo straordinario. Non è affatto vero che è stata presa in giro per un’intera estate. L’ho vista solo due volte e lei precisò quando le chiesi del problema, che aveva provveduto. In ogni caso dico a gran voce che ho sempre avuto premura del figlio della signora, e ripeto, anche lei è stata sempre trattata a guanti bianchi”.

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