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CAPRIATI A VOLTURNO – Poliziotto morto durante l’inseguimento, indagato l’ex presidente dell’EPT di Isernia

Capriati a volturno. L’ex presidente dell’Ept di Isernia, Pietro Campellone, sarebbe indagato per resistenza a pubblico ufficale. Una resistenza sfociata poi nella morte di Giuseppe Iacovone, il poliziotto decedutodurante l’inseguimento all’auto guidata da Campellone. Pochi giorni ci fà c’è stato l’incidente probatorio presso il Tribunale di Isernia e due testimoni avrebbero riconosciuto l’indagato. L’uomo, nella vita medico con specializzazione in dermatologia, si sarebbe difeso – attraverso il proprio legale – affermando che non si trovava in quel luogo e che se vi fosse stato non si sarebbe accorto della volante e dell’ordine di alt imposto dagli agenti. All’incidente probatorio erano presenti anche i parenti del poliziotto. La madre, alle telecamere delle Tv molisane ha chiesto che la giustizia faccia pieno corso sulla vicenda inchiodando il responsabile alle proprie colpe. Secondo una prima ricostruzione dell’accusa, Campellone era alla guida di un  Q7, attuando una condotta di guida non proprio esemplare. Per questo motivo attirò l’attenzione della pattuglia della polizia stradale in servizio in quella zona. Il dramma accadde lo scorso 23 marzo sulla strada che porta a Isernia, Giuseppe Iacovone, aveva, 28 anni. La sua vita finì a seguito di un incidente frontale tra la volante che guidava e un Tir. L’agente – di Capriati a Volturno –  era  in forza alla questura di Isernia. La tragedia avvenne nel tardo pomeriggio lungo la statale Venafrana, nel comune di Macchia di Isernia. Un’auto di grossa cilindrata non si è fermata all’alt imposto dal posto di blocco.  La volante scattò all’inseguimento, ma durante la corsa si schiantò. Iacovone    morì sul colpo mentre il collega rimase ferito. Giuseppe Iacovone aveva scelto di impegnarsi anche nella politica e si era candidato nella lista guidata dall’attuale sindaco, diventando consigliere comunale di maggioranza. Un intero paese, Capriati a Volturno, chiede giustizia anche attraverso facebook con la pagina “Giustizia per Giuseppe Iacovone”.