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CASERTA – Centro Impiego, il dissesto della provincia non ‘impedisce’ lo sciopero al “contrario”

CASERTA – I lavoratori del Centro per l’Impiego di Caserta, Casal di principe, Teano , Maddoloni e Capua, accolgono gli utenti in strada, davanti ai portoni chiusi dei loro uffici. Avrebbero voluto lavorare oggi, per protestare contro i gravi disagi che pesano su loro stessi e su tutti i dipendenti dell’ente provinciale. Sarebbe stato un sciopero al contrario: lavorare anche di sabato per protestare. “Lo sciopero cambia verso” come ha sottolineato nei giorni scorsi l’assessore regionale Sonia Palmeri. Ma non è stato possibile a causa della grave situazione di dissesto finanziario in cui versa la Provincia.  Infatti, proprio a causa delle problematiche finanziarie i dirigenti provinciali non hanno concesso l’apertura degli uffici in una giornata non lavorativa. I centri per  l’impiego chiedono al Governo centrale, chiarezza e certezze sul loro inquadramento dopo 2 anni di regime transitorio  , in avvalimento alla Regione Campania. L’esito del referendum del 4 dicembre non ha consentito  di portare a termine il disegno di riorganizzazione dei servizi per il lavoro immaginato dal legislatore e solo lo spirito di responsabilità dei lavoratori dei CPI e il confronto costante e costruttivo tra l’Assessorato al lavoro e le OOSS  ha fatto si che non ci fosse mai un giorno di interruzione nel l’erogazione dei servizi.  Consapevoli del delicato ruolo di tramite per l’attuazione delle numerose misure regionali (servizi di orientamento, di reinserimento, di formazione, di autoimprenditorialita, ecc), oggi, sabato 29 aprile, non hanno incrociato le braccia, invece hanno accolto, in strada, gli utenti.

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