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CASERTA – MANCATI PAGAMENTI, “CLP” RICORRE A MISURE DRASTICHE

CASERTA – Ancora una volta i dipendenti della società di trasporto su gomma “C.L.P.” di Caserta sono costretti a ricorrere a forme di mobilitazione per rivendicare la corresponsione mensile delle retribuzioni che da anni, oramai, avvengono in forme frammentarie e con una inaccettabile dilazione dei tempi. Quello dei ritardo dei pagamenti delle spettanze retributive è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più complessa che affonda l’origine dei suoi problemi nella travagliata storia iniziata con la società a partecipazione “ACTC”, di seguito divenuta “ACMS” e che ora, in regime di Amministrazione prefettizia, sta vivendo la fase di crisi più acuta della sua vita gestionale. Non occorre ricorrere a grandi pensieri strategici per comprendere che le cause vere della crisi della “CLP”, come di tante altre del settore trasporto su gomma di questa regione, oltre alle contingenze aziendali, sono da ricercare nell’assoluta mancanza di un moderno e concreto piano integrato dei trasporti che combini quello ferrato con quello su gomma in forme funzionali le zone urbano- metropolitane con quelle interne della Campania. E’ un problema di incapacità amministrativa ma soprattutto di volontà politica perché la Regione Campania con il suo Governatore autocrate e l’intera classe dirigente regionale, che incarna e sostiene le politiche economiche e finanziarie del Governo, non attuano nei confronti dell’Esecutivo una reale vertenza “Campania” che chieda non assistenza e finanziamenti a pioggia ma investimenti utili finalizzati a infrastrutturare per attrezzare in modo moderno un territorio sempre più disconnesso dal punto di vista logistico e civile. La sacrosanta battaglia dei lavoratori della “CLP” va vista, quindi, non solo come un impegno solidale di tutte le forze del cambiamento della regione ma anche come un momento fortemente simbolico del fallimento di una sedicente classe dirigente che in tutti i settori strategici della regione, dalla sanità ai trasporti, dall’istruzione all’ambiente, oltre all’arroganza degli spot d’occasione non sta dando un bel nulla peggiorando, semmai, la qualità della vita dei cittadini e ipotecando il futuro delle nuove generazioni che stanno andando via sempre più in modo numeroso prendendo un treno senza ritorno .