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SALUTE E BENESSERE – L’OLIO DI PALMA, QUESTO SCONOSCIUTO

SALUTE E BENESSERE (a cura di Mariaelena Golluccio, farmacista) – “Senza olio di palma” è la frase piu’ ricorrente che da qualche mese si ritrova stampata su ogni etichetta alimentare, ma sappiamo davvero di quale sostanza stiamo parlando? L’olio di palma è estratto principalmente dall’arbusto di Elaeis guineensis, la pianta attualmente piu’ diffusa nel Sud-Est asiatico, in particolare Malesia e Indonesia.  Attraverso la spremitura dei suoi frutti, molto simili a delle grosse olive, viene estratto l’olio ampiamente esportato in Europa per essere impiegato come addensante nel settore alimentare durante la produzione di merendine, biscotti, snack o zuppe. L’olio di palma contiene la piu’ alta percentuale di acidi grassi saturi, rispetto a quella presente in altri oli vegetali, che si aggira intorno al 50% di cui il 40% è relativa ai grassi mono-insaturi (acido oleico) e il 10% a quelli polinsaturi (acido linoleico).
Nonostante l’olio grezzo sia ricco di vitamina E, antiossidanti e carotenoidi, purtroppo il processo di raffinazione a cui viene sottoposto provoca la perdita della maggior parte dei suoi componenti benefici a favore dei soli acidi grassi. Diversi studi hanno certificato una diretta correlazione tra l’aumento del rischio di patologie cardiovascolari e il consumo eccessivo di acidi grassi, per questo motivo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato che in una dieta di 2000 calorie dovremmo limitare le assunzioni giornaliere di grassi saturi entro i 22g.
L’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha dichiarato inoltre che la raffinazione dell’olio di palma sviluppa sostanze cancerogene, quali gli esteri degli acidi grassi che vengono metabolizzati nell’organismo in sostanze potenzialmente genotossiche (glicidolo – monocloropropandiolo).
Certamente, per non essere tratti in inganno sulla composizione dei prodotti che si acquistano, è buona norma leggere attentamente le etichette e tenere conto di specifiche definizioni, che possono aiutarci nella scelta di prodotti sicuri:

  1. diffidare da prodotti definiti “senza grassi” poichè contengono spesso acidi mono e digliceridi idrogenati, che sono ugualmente metabolizzati in grassi saturi, i quali causano l’aumento del colesterolo cattivo LDL
  2. attenzione ai prodotti “senza zuccheri” poichè sono stati aggiunti edulcoranti come aspartame o acesulfame K, potenzialmente dannosi
  3. controllare sempre la data di scadenza facendo attenzione alla differenza tra “da consumarsi entro” che vuol dire che va consumato non oltre tale data e “da consumarsi preferibilmente entro” il che indica che puo’ essere consumato entro un breve periodo successivo alla data riportata

E’ pur sempre buona abitudine consumare il meno possibile i cibi confezionati bensi seguire una dieta sana ed equilibrata, magari introducendo una razione di frutta al posto di merendine o snack.

La replica

 

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