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foto di repertorio

VAIRANO PATENORA / TEANO – Perseguitava una giovane immigrata, a settembre la sentenza

VAIRANO PATENORA / TEANO – Stalking e minacce, rimandata la sentenza a carico di Ilario De Simone. Il giudicie ha concesso ancora del tempo – esattamente fino a settembre – alle parti che stanno tentando di trovare un accordo pe ril risarcimento del danno.  Si tornerà in aula il prossimo settembre quando ci sarà la sentenza sul caso. Due sono le persone offese:  T. Naoal e suo padre Moahamed, entrambi residenti in Vairano Patenora, difesi dall’avvocato Massimo Amato. De Simone è accusato di stalking e violenza privata perché, con condotte reiterate, mediante minacce consistite nel prospettarle la morte ove non avesse acconsentito alle sue richieste di intrattenere una relazione sentimentale e molestie consistenti nel presentarsi ripetutamente presso la sua abitazione gridandole di scendere, minacciando, altresì, l’intera famiglia e nell’inviare ripetuti sms dal contenuto ingiurioso e minatorio. Atteggiamenti che, secondo l’accusa, cagionavano alle due vittime perdurante e grave stato d’ansia e un forte timore per l’incolumità propria e dei prossimi congiunti. La ragazza sarebbe stata costretta ad alterare le proprie abitudini di vita.  Più gravi, invece, sembrano  essere le accuse rivolte dalla Procura contro De Simone relativamente agli episodi che vedono come vittima il padre della giovane Noal. Infatti, secondo l’accusa De Simone avrebbe rincorso l’uomo brandendo uno scalpello di ferro e minacciando, altresì, di fargli  saltare tutti i denti e di incendiargli la bancarella.

 

 

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