NAPOLI – Il tre aprile 2017, militari del nucleo investigativo c.c. di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia – nei confronti di due indagati, entrambi ritenuti esponenti di rilievo, rispettivamente, del clan Marrazzo e del clan Aversano, gruppi criminali alleati, operanti nel territorio di San Antimo e di Casandrino. Le due persone tratte in arresto sono ritenute responsabili di omicidio aggravato dalle finalità mafiose e di detenzione illegale di armi da guerra. In particolare, le indagini hanno consentito di documentare le responsabilità di: – Attanasio Antonio per l’omicidio di Tintore Diana, esponente di spicco del clan camorristico Ranucci, avvenuto in Casandrino il 10_12_1996; – Gervasio Domenico per l’omicidio di Spenuso Gabriele esponente di spicco del clan camorristico Verde di Sant’Antimo avvenuto a Villa Literno il 14-02-2006. Le indagini grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali ed al contributo dichiarativo di alcuni collaboratori di giustizia, consentivano di accertare la responsabilità dell’Attanasio, il quale, in concorso con Marrazzano Vincenzo e Marrazzano Antonio nonché con Giordano Sossio (deceduto), era alla guida dell’autoveicolo utilizzato per commettere l’omicidio, e a bordo del quale, unitamente a Marrazzo Vincenzo, si dava successivamente alla fuga, subito dopo che quest’ultimo aveva esploso più colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima.
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foto di repertorio