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SANT’ANGELO D’ALIFE – Consiglio comunale sciolto, parlano gli ex consiglieri di maggioranza dimissionari

SANT’ANGELO D’ALIFE. All’indomani della caduta dell’ex sindaco Crescenzo Di Tommaso, parlano i quattro consiglieri di maggioranza
firmatari della sfiducia. Con una dichiarazione congiunta e pacata nei toni, intervengono per fare chiarezza e sgombrare il campo da ogni polemica. <<La scelta dolorosa e grave – affermano Massimo Pini, Michele Caporaso, Rudi Vecchio e Vincenzo De Caprio – si è resa necessaria dopo un lungo periodo in cui le finalità del programma elettorale non risultavano essere più al centro dell’attenzione dell’intera compagine amministrativa. Questi due anni non sono risultati inutili, anzi il lavoro maggiore è stato quello di ripristinare un minimo controllo sui conti di bilancio e su tante opere pubbliche avviate e mai concluse (vedi il completamento e la riapertura della scuola centro). La nostra è stata una scelta di chiarezza nei confronti dei cittadini senza altri fini assumendoci le responsabilità dovute. Abbiamo voluto rimettere il mandato nelle mani degli elettori al fine di non correre il rischio di danneggiare il nostro paese. Chi invece si prodiga a formulare giudizi frettolosi come alcuni ex amministratori, dovrebbe invece dar conto dei disastri da loro operati. Se un merito ci riconosciamo – concludono i quattro ex consiglieri di maggioranza – è quello di aver operato nella massima trasparenza rispettando gli elettori>>. Caporaso, Pini, De Caprio e Vecchio rompono gli indugi e spiegano le ragioni della loro decisione ferma quanto dura. Lo fanno attraverso una dichiarazione condivisa e molto morbida nei toni, senza rinunciare a sottolineare anche quanto di positivo è stato fatto in questi quasi due anni e mezzo di mandato. Nello stesso tempo, evidenziano l’impossibilità nel proseguire un percorso amministrativo che, per via dell’atteggiamento assunto da Di Tommaso nel corso di questo tempo, era diventato ormai impraticabile. Motivo per il quale hanno
deciso di mettere la parola fine ad un’esperienza di governo via via sempre più lontana dalle linee programmatiche condivise al momento della formazione della compagine elettorale. Francesco Mantovani

2 commenti

  1. era inevitabile che cio’ accadesse, ma il modo in cui è stato fatto nn mi è piaciuto …….!!!!!!

  2. Le dimissioni, non sono un atto semplice da fare, potevano essere evitate se qualcuno avesse almeno ascoltato e riflettuto sulle proposte INCONDIZIONATE che gli sono state proposte pur di evitare il commissariamento. Ma come si dice : ” non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire “, e adesso non vorrei che il/i carnefice/i passassero come vittima/e. Purtroppo molte persone non sanno per bene le vicende e giustamente si fermano ad osservare ciò che accade, ma sotto sotto ci sono tante cose che per convenienza politica personale non vengono raccontate e si gioca a fare le vittime ! Ci tengo a dire ciò perchè spesso sento dire che in fondo l’ex sindaco non meritava tale comportamento ma ribadisco nn ha fatto nulla per evitarlo !