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foto di repertorio

VAIRANO PATENORA – Scandalo autovelox, reati prescritti: anche la pubblica accusa è d’accordo

VAIRANO PATENORA – Potrebbe chiudersi presto la vicenda giudiziaria che vede  coinvolti l’ex capo dei vigili urbani di Vairano Patenora, Pasquale Caputo e il titolare dell’impresa che gestiva il servizio, Elvio D’Aria. La difesa dei due imputati – l’avvocato Vincenzo Cortellessa –  ha chiesto di sentenziare per avvenuta prescrizione. Una posizione sulla quale sarebbe d’accordo anche la pubblica accusa. Nella prossima udienza, fissata per fine del mese di marzo, il giudice deciderà in merito alla richiesta avanzata dalla difesa. Elvio D’Aria (titolare dell’impresa che gestiva gli autovelox) e Pasquale Caputo (ex comandante dei vigili urbani) sono accusati di  abuso d’ufficio e omissioni di atti d’ufficio. Nello stesso processo erano coinvolti anche politici e amministratori, salvati già dalla prescrizione. Assolti, invece, perché il fatto non sussiste, tutti i vigili urbani – tranne il comandante Caputo in merito all’abuso d’ufficio e le omissioni – indagati sui fatti.  I caschi bianchi erano indagati per peculato. La prescrizione, quindi,  cancella ogni accusa contro  gli amministratori  Massimo Visco, Pasquale Zompa, Antonio Littera, Costantino Zoglio,  Michele Di Benedetto, e Domenico De Luca. Assolti perché il fatto non sussiste i caschi bianchi Vincenzo Cortellessa, Mario Testa,  Giulio Zompa, Maurizio D’Arezzo, Achille De Angelis.

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