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SALUTE E BENESSERE – QUANDO I BATTERI NON SONO SEMPRE CATTIVI

SALUTE E BENESSERE (a cura di Mariaelena Golluccio, farmacista) –  Capita spesso di sentire la pancia in subbuglio, come crampi al basso ventre o sensazione di gonfiore e peso, accompagnati non di rado da alternanza di episodi di diarrea a momenti di stipsi.  Questo stato di malessere, che talvolta giunge a compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane, puo’ scatenarsi da molteplici fattori, primo fra tutti uno stile di vita sotto stress o un’alimentazione scorretta.  Infatti l’intestino, dopo il cervello, rappresenta l’organo con il maggior numero di cellule nervose neuronali quindi in determinati momenti di maggior ansia o a seconda dell’umore, è possibile percepire dolori spastici. In queste condizioni, si verifica inoltre un’alterazione della flora batterica intestinale che causa il cosiddetto fenomeno di disbiosi. Normalmente, infatti, il nostro intestino è colonizzato da moltissimi microrganismi che nel loro insieme costituiscono la flora batterica, in grado di svolgere sia un’azione di difesa da agenti patogeni oltre che partecipare ai processi di digestione. Nell’intestino vivono circa 400 specie batteriche, in particolare anaerobi quali bifidobatteri e aerobi come i lactobacilli, concentrati nella zona del tenue, e rappresentano il cosiddetto esercito dei batteri “buoni”. Affinchè venga ripristinato il giusto equilibrio batterico a livello intestinale, è necessario ricorrere all’assunzione dei fermenti lattici appropriati.
Occorre pero’ sottolineare la distinzione tra fermenti probiotici e prebiotici.
Si parla di probiotici in riferimento ad una specie di microrganismi attivi che sono in grado di resistere all’acidità dello stomaco fino ad arrivare vivi nell’intestino per colonizzarlo, mentre si definiscono prebiotici quelle sostanze alimentari (inulina, lattulosio, fibre idrosolubili, betaglucani, FOS frutto-oligosaccaridi) in grado di promuovere sia la proliferazione che la crescita delle colonie batteriche, già presenti nell’intestino. E’ d’obbligo ricordare che è sempre necessario ricorrere all’uso di fermenti lattici quando ci si sottopone a terapie antibiotiche, assumendoli almeno 2 ore prima o dopo la somministrazione dell’antibiotico. E’ consigliabile chiedere, in ogni caso, consiglio al proprio farmacista di fiducia o al medico curante, per scegliere il fermento lattico piu’ adatto alle proprie esigenze e al disturbo che si percepisce.

 

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