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Caserta / Dragoni – Presidenza della provincia, Lavornia potrebbe continuare fino al 2019

Caserta/Dragoni  (di Tommasina Casale) – Presidenza della Provincia, Lavornia potrebbe continuare al posto di Di Costanzo fino al 2019. Da oggi sono ufficiali le dimissioni dell’ex presidente della provincia di Caserta, nonché, ex sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo. La norma della nuova legge Del Rio sul riordino delle provincie, impone che il presidente facenti funzioni, il sindaco di Dragoni Silvio Lavornia, debba indire entro sessanta giorni le elezioni per eleggere il nuovo presidente. Elezioni che prevedono solo la carica di presidente, poiché, quelle per eleggere i consiglieri provinciali sono separate. In questo caso, però, così come è successo per altre provincie che si sono trovate nella stessa situazioni, il Prefetto potrebbe decidere di accorpare le elezioni a dopo la primavera con quelle del consiglio provinciale in scadenza. La novità sta in un incontro di alcuni consiglieri provinciali a Roma con l’Onorevole Gianclaudio Bressa, Sottosegretario con delega agli affari regionali e le autonomie. Secondo il sottosegretario, il presidente facenti funzioni Lavornia, può continuare a presiedere l’ente di Corso Trieste fino al 2019, a scadenza naturale, visto che la carica di presidente della provincia dura quattro anni, a differenza di quella dei consiglieri che dura invece due anni. Il centrodestra farà fuoco e fiamme per portare avanti la tesi di Bressa e magari appoggiato anche da quella parte del partito democratico che con Lavornia sta governando in maniera bipartisan. L’altra parte del pd che sta portando avanti la candidatura del sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra o, in alternativa, quella del sindaco di Sessa Aurunca Silvio Sasso, si opporrà con tutte le forze. Al momento la vittoria del centrosinistra dovrebbe essere scontata, dato che amministra tutte le grandi città, tranne quella di Aversa. Ma siamo costretti a usare il condizionale, dato che il Partito democratico sui nome di Mirra o Sasso non è per niente unito, anzi è più diviso che mai. Il nome che potrebbe fare sintesi è quello del sindaco di Caserta Carlo Marino. In caso contrario, non è da escludere una spaccatura interna al Pd che andrebbe solo agevolare il centrodestra.

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un commento

  1. Di male in peggio!