RAVISCANINA. Attività amministrativa paralizzata. Gestione della cosa pubblica sempre più lontana dai pensieri del sindaco. E’ questa, in sintesi, l’accusa mossa dal consigliere di minoranza, Giovambattista De Sisto, nei confronti della fascia tricolore, Ermanno Masiello.
A detta dell’esponente dell’opposizione raviscaninese, se oggi <<il paese è praticamente allo sbando, le colpe sono esclusivamente da ricercare nei comportamenti del sindaco. Un primo cittadino ormai ‘latitante’ che non va più neanche in giunta>>. Una vibrante polemica – quella scatenata dal consigliere di minoranza – che prende le mosse a pochi giorni di distanza dall’ultimo consiglio comunale andato deserto (anche in seconda convocazione!) per via di un ‘impegno improrogabile’ dello stesso Masiello. <<Eppure c’erano all’ordine del giorno – afferma De Sisto – alcuni argomenti importanti quali la nomina di un componente della Commissione Locale per il Paesaggio e la comunicazione circa la nomina di un assessore; oltre all’adesione e recepimento della Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale del Consiglio d’Europa con relativa approvazione dello schema dell’atto di convenzione tra i Comuni facenti parte della rete distrettuale numero 21. Addirittura, quest’ultimo argomento non è stato ancora approvato neanche in sede di giunta visto che il sindaco non si presenta>>. In bona sostanza, De Sisto evidenzia a chiare lettere lo stato comatoso in cui versa la vita amministrativa locale. Se poi a questo si aggiunge la valanga di debiti contratti dal Comune nel corso degli ultimi anni, lo scenario che si presenta è a dir poco allarmante. Soprattutto in prospettiva futura, naturalmente. Francesco Mantovani
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