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CASERTA – BASKET SERIE A : SASSARI MASSACRA CASERTA: Quinto KO di fila per la Juve

Caserta (di Emanuele La Prova) – Imbarazzante. Così può essere riassunta la prestazione della JuveCaserta, che nell’ultima giornata del girone d’andata, cade al PalaSerradimigni di Sassari, contro una Dinamo a tratti straripante. Già nel primo quarto, nonostante un buon avvio, Caserta è apparsa pigra e indecisa, e si è ritrovata subito sotto di 13 punti, a causa anche di una prestazione sontuosa di Dusko Savanovic, che per tutto il primo tempo, ha portato a suola i lunghi bianconeri, con la solita eccezione del solito Mitchell Watt, che si riconferma un giocatore di un altro pianeta, e di un ottimo Putney, uno dei pochi, che lotta su ogni pallone fino alla fine. E’ solo grazie ai due americani, se i campani chiudono il secondo quarto sotto “solo” di nove lunghezze. Purtroppo però, nel secondo tempo, i sardi mitragliano la difesa casertana da ogni lato del campo. Un David Bell in stato di grazia (5 triple su altrettanti tentativi), e un imprendibile Travor Lacey mettono in fuga la Dinamo, che a parte qualche timida risposta di Giuri e Czyz, controlla facilmente la gara. Nell’ultimo quarto, sono i soliti errori a mettere la formazione di Dell’Agnello definitivamente KO : Sosa sbatte continuamente sul muro sassarese e decide di non passarla a nessuno, Cinciarini continua a litigare con il canestro, e si dimostra troppo lento quanto deve penetrare, tant’è vero che quando lo fa, Gani Lawal gli spedisce il pallone in terza fila, mentre il buon Metreveli, nonostante ci metta tutto l’impegno possibile, è sembrato alquanto spaesato tra i giganti biancoblu. Dopo 4 orribili quarti, la gara termina con il punteggio di 95-77. Sassari si qualifica alle finali di Coppa Italia, Caserta torna a casa a testa bassa , dopo cinque sconfitte di fila. E’ chiaro, che in questo modo, la Juve non andrà da nessuna parte. Se continuerà a giocare così, probabilmente raggiungerà una salvezza tranquilla, ma nulla di più. Per raggiungere obbiettivi importanti, bisogna avere un’altra mentalità , un altro tipo di cattiveria e di fame.  L’unico rimpianto, è l’assenza di Bostic, leader difensivo di quella Juve che tanto bene aveva fatto nella prima parte del campionato. Purtroppo però, il dado è tratto, e Rimini resterà una delle tante occasioni buttate via, da una squadra che troppe volte negli ultimi tre anni si è dimostrata immatura ed incompleta.

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