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GIOIA SANNITICA – Uccise un ladro, si aggrava la posizione del metalmeccanico

gioia sannitica. L’albanese ucciso durante un furto in una villetta di Gioia Sannitica, sarebbe stato raggiunto da diversi pallettoni esplosi dal fucile di Giovanni Capuozzo.
L’importante particolare sarebbe emerso ieri durante la prima fase dell’esame autoptico che si è svolto presso il centro dimedicina legale di Caserta.
Lo statodi avanza decomposizione del cadavere non facilita il compito dei tecnici tanto che serivaranno ulteriori accertamentiper capire meglio le cause della morte dell’immigrato.
Se sarà confermato il dettaglio che ad ucciedere il ladro sarebbero stati diversi pallettoni, allora, la posizione dell’indagato potrebbe aggravarsi. Infatti, per la difesa, sarebbe più difficile sostenere e provare la tesi del colpo accidentale. Infatti, la linea difensiva del metalmeccanico è quella di aver esploso dei colpi di fucile senza vedere alcuna persona davanti a se e senza quindi mirare contro alcun ladro.
Secondo i primi rilievi dei medici legali, però, il  39enne albanese sarebbe stato raggiunto da una rosa di pallettoni; sembra almeno quattro colpi su una rosa di nove.
Intanto, resta in carcere Giovanni  Capuozzo, Lo ha stabilito il giudice dopo l’interrogatorio di garanzia, avvenuto  nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Un normale furto in un’abitazione si trasforma int ragedia. Giovanni Capozzo,  42 anni,  trova un ladro nella sua propria abitazione e lo uccide con d ue colpi di fucili. Poi, come se fosse un rifiuto qualsiasi, carica il cadavere su un fuoristrada e lo getta nel fiume Voltrurno. In poche ore riescono a ricostruire l’intera vicenda i carabinieri della compagnia del Matese che arrestano il presunto giustiziere solitario.  Il fermo è avvenuto nel  tardo pomeriggio odierno, quando i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di piedimonte matese, hanno bloccato Capuozzo con l’accusa  di omicidio e occultamento di cadavere.
I militari, a seguito di una attivita’ investigativa, accertavano che il predetto, nel corso della notte del 6 luglio scorso, nel tentativo di sventare un furto presso la sua abitazione, esplodeva alcuni colpi di fucile  nei confronti di Dashamir Xhepa, (nella foto) 39enne di origine albanese, uccidendolo. Successivamente, occultava il cadavere, trasportandolo a bordo di un fuoristrada di sua proprieta’, nei pressi della localita’ Fosso Lagno di Gioia Sannitica, scaraventandolo nel fiume Volturno

L’arresto del ladro.
L’albanese ucciso alcuni giorni fa a Gioia Sannitica venne già arrestato nel 2005 dai carabinieri di Alife perchè ritenuto responsabile di una serie di furti nell’area del Matese. Tutto faceva supporre che l’uomo era una figura di spessore al punto da guidare gruppi specializzati infurti in appartamenti.

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un commento

  1. cittadino libero

    nell’articolo c’è scritto” normale furto in appartamento”. Allora rubare è normale ? Non è normale che dopo l’arresto del 2005 non sia stato espulso dall’Italia questo delinquente. Ognuno è l’atefice del proprio destino e questo ladro sapeva bene a cosa rischiava. In bocca al lupo Giovanni prigioniero per una legge tutta italiana !