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Cellole – Zoccola in città a presentare il suo libro: “Il mio nome e Zoccola per la camorra son un figlio di Puttana”

Cellole – (di Tommasina Casale) – La vita di Zoccola raccontata in un libro. Si è appena conclusa la presentazione del libro “Il mio nome e Zoccola per la camorra son un figlio di Puttana”. Un libro sulla vita di Benedetto Zoccola. La presentazione è avvenuta  nella biblioteca comunale alla presenza del primo cittadino Angelo Barretta e la sua amministrazione. Un libro dove il vice sindaco racconta la sua vita sotto scorta ed il coraggio che ha avuto nel denunciare il pizzo, collaborando con le forze dell’ordine fino al punto di far arrestare il suo estortore. Una denuncia che gli è costata una serie di attentati al punto che è costretto a vivere da anni sotto scorta. Una vita che non è vita e lo racconta insieme a Marco Ligabue (fratello del famoso cantante) e Ismaele la Vardera. “Ho tanti problemi ma sono libero. Ho tante paure, ma sono felice. Ho ciò che i camorristi non potranno mai avere: la felicità e la libertà”, questa la prefazione del libro. Il senso della sua battaglia lo si legge nello slogan: “il silenzio è dolo”. La vita di Benedetto Zoccola è una vita che diventa difficile vivere, con la presenza costante di una scorta, ma la vive con la coscienza pulita di chi non aver ceduto alla camorra. Al vice sindaco di Mondragone, tralasciando il libro, abbiamo chiesto come si porrà alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale nella prossima primavera. La risposta laconica: “sono a  disposizione del mio partito”. Il suo partito, il partito democratico che lo ha individuato come sindaco del centrosinistra. Una figura forte ed un combattivo, l’uomo giusto. Bisogna vedere cosa ne pensa il sindaco uscente Giovanni Schiappa.  

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