ROCCAMONFINA – Ragazzina sfortunata abbandonata, e Montefusco pensa a scalare la Fondazione. Che tristezza

ROCCAMONFINA – Da circa due mesi le richieste di una madre per ottenere la necessaria assistenza per la sua figliola, meno fortunata degli altri, restano senza risposte. Eppure sembra tutto semplice. Anzi, semplicissimo: l’amministrazione comunale doveva solo individuare la persona giusta. Tutte le spese sarebbero state a carico della Fondazione Nicola Amore, guidata dal presidente Emma Petrillo. Ma non è successo nulla di buono, probabilmente perché “il nuovo che avanza” si è fatto distrarre dalla solita smania che prende i politici: mettere le mani su tutto ciò che genera potere.
Potrebbe essere capito, quindi, che il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, e la sua giunta, i suoi consiglieri, supportati da Ludovico Feola, hanno deciso di prendere il comando della Fondazione, con un atto di imperio. Tutto il resto non conta più, tutto il resto può aspettare.
Può aspettare anche una ragazzina in difficoltà. Da due mesi chi ha il dovere di assicurarle i servizi, invece, la ignora. Eppure il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione.  La Fondazione Nicola Amore, da canto suo, ha dato la piena disponibilità all’amministrazione comunale di Roccamonfina.
L’assessore alle politiche sociali, Eliana Mainelli (legatissima alla famiglia Montefusco) e lo stesso primo cittadino, finora, non hanno trovato il “tempo” per aiutare la famiglia della fanciulla. Come mai? Temono che l’impegno della Fondazione possa nuocere ai loro piani di scalata? L’assessore alle politiche sociali – Mainelli – sa che il caso rientra nei suoi compiti?
Un esempio chiaro, purtroppo, di come la politica non ama risolvere i problemi nella maniera più semplice possibile, alla politica interessa solo il potere.