RIARDO – Il sindaco, un assessore e il tecnico comunale avrebbero favorito l’impresa Termotetti di Gioia Sannitica. Hanno ricevuto l’avviso di garanzia – oltre che la perquisizione domiciliare – il sindaco Nicola D’Ovidio, l’assessore Vittorio Caiazza e il tecnico comunale Pietro Russo. Sono accusati di turbativa d’asta. Contro di loro, le dichiarazioni di tre dipendenti pubblici, non indagati, che si sono messi a disposizione degli inquirenti ed hanno ricostruito tre anni di «somme urgenze» con le quali sono state evitate le gare a evidenza pubblica, bypassando in tal moto la gara d’appalto e affidando decine di commesse sempre alla stessa azienda: la Termotetti di Gioia Sannitica che fa capo a Luigi Imperadore, arrestato a settembre e ora ancora ai domiciliari. Le somme erogate alla Termotetti per mezzo degli affidamenti diretti ammonterebbero – nell’ambito dell’intero inchiesta che coinvolge sette comuni – a circa 700mila euro in tre anni.
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