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Michelangelo Raccio, Antonio Romano, Gino Imperadore

GIOIA SANNITICA – Appalti, avviso di garanzia per Raccio e Romano. E non sono “atti dovuti”

GIOIA SANNITICA – Il blitz della Guardia di Finanza di Caserta, l’altra mattina, a Gioia Sannitica ha “turbato” il clima festoso che si respirava in comune per l’arrivo della “nuova linfa” in giunta. Quella “linfa”  che doveva dare uno “slancio” all’attività amministrativa del sindaco Michelangelo Raccio. Erano già pronti roboanti comunicati, quelli diffusi da qualche fedelissima scudiera sicura di stare sempre con il “potente” giusto; erano pronti i soliti tifosi a spellar le mani per l’applaudire.
I classici conte senza l’oste.
Così alle 5e30 del mattino, quei simpaticoni delle Fiamme Gialle di Caserta hanno deciso di “rovinare” tutto: hanno bussato contemporaneamente a casa del sindaco Michelangelo Raccio e a quella del tecnico comunale, Antonio Romano. Due figure, assicurano in paese, che sono talmente affiatate, da intendersi ad occhi chiusi. Quasi a ricordare il Maradona e il Careca dei tempi d’oro di un irripetibile Napoli.
Raccio, probabilmente sorpreso dall’inaspettata visita, avrebbe chiesto spiegazioni ai finanzieri che lo avrebbero rassicurato: sereno, è solo un “atto dovuto”.
Ora, però, ritorniamo ad essere seri per riflettere sul fatto che, probabilmente, per l’amministrazione di Gioia Sannitica non deve essere un momento particolarmente felice. Poche settimana fa, proprio come se avessero fiutato il “temporale” in arrivo, Mario Fiorillo, Carlo Marotti e Paola Damiano – tre pilastri del gruppo che vinse le elezioni – lasciano Raccio e il resto della maggioranza. Per senso di responsabilità, per non tradire il mandato elettorale, dicono loro, decidono di restare al loro posto, di non allearsi con l’opposizione.
Ma il colpo per Raccio è durissimo. Fa buon viso a cattivo gioco, incassa come il miglior Tyson, e subito si mette alla ricerca disperata delle figure giuste per rimpiazzare i “disertori”. Per il sostituto di Fiorillo non ci sono problemi: Pasqualino Camputaro è “arruolato”, diventa assessore ed entra in giunta. La cosa si complica per sostituire Damiano. I rifiuti per Raccio sarebbero stati diversi. Così, alla fine, deve andare “sull’usato garantito”, e scegliere Natascia Marra. La “nuova linfa”, appunto.
Chissà se i finanzieri di Caserta hanno posato l’occhio anche sulle famose rotture delle condotte idriche, quelle che se non erano lunghe più di venti metri non davano “piacere”  né a Romano, né alla Termotetti, azienda intorno alla quale ruota tutto “l’interesse” della Procura. Chissà se i finanzieri di Caserta, giunti a Gioia solo per atto “dovuto”, come assicura lo stesso Raccio,  si sono chiesti come abbia fatto il gruppo Termotetti (che fa riferimento a Luigi Imperadore, attualmente agli arresti domiciliari), con aziende diverse, ad assicurarsi in pochi mesi milioni di euro di appalti. Tutti a Gioia Sannitica, chiaramente. Chissà, mormorano alcuni in paese, magari, gli appalti, tutti quei milioni di lavori aggiudicati in poco tempo, erano, semplicemente, “atti dovuti”?

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2 commenti

  1. Ma chi era il sindaco di Gioia Sannitica dal 2013 al 2015? Era Mario Fiorillo? Allora Andate a visitare la sua di casa.
    Ah sbadato me… Siccome ha lasciato la maggioranza ora tutti i suoi reati non valgono più..

  2. Ma le proroghe dal 2014 adesso chi le ha date ? Mario Fiorillo ? Mi sembra che nn era lui il sindaco ………giusto ?