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LUSCIANO – Ridotta a 21 anni la condanna a carico di Baci Costanzo, per l’omicidio di Antonietta Di Luciano

LUSCIANO (di Lidia de Angelis) – Ridotta a 21 anni la condanna a carico di Baci Costanzo, per l’omicidio di Antonietta Di Luciano. Da poco si sono pronunciati i giudici della seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli che hanno disposto una pena in carcere per il 26enne Costanzo Baci, di 21 anni, riducendo la stessa che in primo grado era di 30 anni. Il giovane è responsabile dell’omicidio della nonna Antonietta Di Luciano, uccisa, a Lusciano, con tre violenti colpi alla testa, durante la notte del 2 luglio 2014. La signora Antonietta, di 89 anni, fu trovata morta nella sua abitazione di via D’Annunzio, barbaramente uccisa a bastonate con dei colpi così forti da portarla alla morte. Il ragazzo le aveva preso 50 euro e le aveva anche sottratto gli anelli dalle dita mentre la donna era agonizzante. Il nipote è di origine rumena, adottato dalla famiglia Costanzo. Fu lo stesso, dopo pochi giorni, a confessare l’omicidio ai carabinieri di Aversa coordinati dalla Procura di Napoli Nord. Il ragazzo aveva aggredito la donna mentre era ancora nel suo letto, le spaccò il cranio perché aveva bisogno di denaro, e sapeva che se gliel’avesse chiesto, lei glielo avrebbe negato. E’ stato il figlio della donna a dare l’allarme, ma quando i carabinieri videro l’appartamento, si accorsero che il portone d’ingresso non era stato toccato, quindi era evidente che l’assassino conosceva la vittima e sapeva anche come entrare indisturbato. Il ragazzo, durante la confessione, rivolse parole dure contro il padre, Francesco Costanzo, con cui da tempo non era in buoni rapporti. Il giovane, secondo la ricostruzione degli investigatori, era entrato nella camera da letto della nonna e l’aveva colpita subito in testa senza chiederle nulla, poi le prese 50 euro da un cassetto dove ne lasciò altre 170. Il ragazzo fu arrestato, accusato di omicidio volontario con l’aggravante di aver aggredito una persona anziana, per giunta nel sonno. Baci, a seguito delle prime indagini, accusò il padre (adottivo) e successivamente, si auto-accusò del delitto rivelando tutti i particolari: arma del delitto e presunto movente. Successivamente cambiò ancora versione professandosi innocente.

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