Ultim'ora

Marzano Appio- Referendum, il pentastellato Viglione a Renzi: “avrebbe dovuto puntare sui bisogni lavorativi dei giovani e non sulla riforma costituzionale”

Marzano Appio (Niclina Moretta) – Il convegno a Marzano per il “no” al referendum costituzionale vede schierati quattro giovani: Vincenzo Viglione, consigliere regionale del movimento 5 stelle; dott. Antonio Semola, che relaziona sul quesito del referendum; Margherita Del Sesto, candidata alla regione nella passata competizione elettorale e Rossana Carcieri, delegata alla cultura del comune e promotrice del convegno. Chiediamo a Viglione:   Le ragioni del no? –  Quello che ci interessa molto più da vicino, essendo io consigliere regionale, sono due temi essenziali. Uno è quello dell’introduzione, attraverso l’articolo 116, del pareggio di bilancio; si tratta di una sorta di cappio per le regioni, perché in qualche modo obbliga le regioni a far quadrare i conti, nella misura in cui viene trattata come un’azienda a ricavi. Quindi, la buona salute di un’azienda si misura in questo modo. Per le regioni questo è un po’ un limite perché si aggiunge già al vincolo del patto di stabilità che in qualche modo obbliga le regioni a tenere fermati gli investimenti. Introdurre il pareggio di bilancio nelle regioni significa in qualche modo obbligare là dove le regioni hanno delle difficoltà a tagliare sui servizi essenziali; ciò significherebbe frenare sulle offerte della sanità, dei trasporti e in qualche modo si apre la strada ai privati che si sostituirebbero al pubblico.  –Dunque, un quesito referendario che ci viene propinato in modo semplice, avrebbe invece conseguenze sulla vita privata dei cittadini? –   Assolutamente sì, perché questa riforma  viene venduta come qualcosa di positivo, però nasconde dei tranelli. Un altro aspetto che ci tocca da vicino è l’articolo 117, cioè la riforma del titolo quinto della Costituzione. Si delineano dei poteri che dovrebbero essere dello stato e delle regioni, ma non si capisce qual è il confine tra l’uno e l’altra. Così lo stato avoca a sé dei poteri in materia ambientale che potrebbero penalizzare i nostri territori che dovrebbero subire le scelte prese a livello nazionale. Il dott. Semola disvela alcuni aspetti nascosti della riforma, come ad esempio il fatto che si triplicherà la richiesta di firme popolari per indire un referendum. Diminuendo così la possibilità di sovranità popolare. I giovani relatori sono mossi soprattutto dal desiderio di comunicare che toccare quarantasette articoli della Costituzione Italiana non è una operazione così semplice da comprendere a pieno come alcuni vogliono fare apparire. Lo stesso Semola ha  realizzato un opuscolo:”Analisi della Legge di riforma costituzionale”, nel quale tocca tutti i punti della riforma in modo sintetico e informativo. Inoltre, Viglione conclude: “Renzi avrebbe fatto meglio a puntare sui bisogni lavorativi dei giovani più che sulla riforma costituzionale. Così come quando propone il ponte sullo stretto di Messina, invece di pensare a migliorare le strutture ferroviarie”.

  

Guarda anche

MIGNANO MONTE LUNGO – Istituto Comprensivo, sei nuove insegnanti immesse nel ruolo

MIGNANO MONTE LUNGO (di Nicolina Moretta) – Trascorso l’anno di prova per le neo assunte, …