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CESA – Attentato contro una pescheria, ritorna l’ombra del racket

CESA (di Lidia de Angelis) – È tutta da chiarire la dinamica di una raffica di colpi ben 2 d’arma da fuoco, esplosi la scorsa notte intorno alle tre, pare, in via Garigliano a Cesa, nei pressi del Centro storico.  I fatti sono avvenuti nella notte ai danni  della pescheria “Mediterranea”. Le forze dell’ordine si starebbero muovendo per scoprire la dinamica degli eventi e per accertare ciò che è avvenuto. Al momento, si saprebbe solo che uno o più individui hanno esploso dei colpi di pistola, contro la saracinesca dell’attività commerciale, probabilmente a scopo intimidatorio, come messaggio per il titolare. Gli investigatori, i carabinieri del Reparto territoriale di Aversa, coordinati dal Maggiore Antonio Forte,  pare, stanno provvedendo a setacciare la zona e a verificare la dinamica dei fatti, che spaventano e non poco gli abitanti della zona, non tralasciando nemmeno, come da prassi, le immagini dei sistemi di videosorveglianza posti nella zona per dare un volto al responsabile di questo episodio. Grazie alla presenza di videocamere della zona, gli inquirenti potranno ottenere maggiori informazioni su quanto accaduto. Resta un mistero perché i due  colpi di pistola sono stati esplosi contro la pescheria. Tra le ipotesi più accreditate è lo scopo intimidatorio, che lascia presagire la possibilità di un ritorno della criminalità organizzata, facente capo al clan dei casalesi, che si stanno riorganizzando con le estorsioni a danno di attività commerciali, visti ttti i sequestre operati dalla magistratura e dagli inquirenti che hanno quasi svuotate le loro casse. Ipotesi da non tralasciare è quella che a sparare siano stati dei malavitosi. Ad accorgersi del fatto il titolare, che subito ha allertato i militari. In queste ore è stato sentito per accertare se vi sono state richieste estrosive o altri episodi sospetti che riconducano l’attentato alla criminalità organizzata o ad altri fatti. Al momento non vi sarebbero testimoni dell’accaduto, ma ciò appare improbabile, per cui chi sa parli e racconti tutto ai carabinieri, l’omertà è un comportamento grave quanto quello camorristico.

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