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PIETRAVAIRANO – Cave, la “fretta” dell’assessore Nappi

PIETRAVAIRANO. La Regione Campania sembra avere molta fretta per definire l’accordo di programma inerente la delocalizzazione delle cave e del cementificio del gruppo Moccia. Infatti, l’assessore Severino Nappi – che negli ambienti politici viene definito “simpatizzante” delle ragioni del potente gruppo industriale –  ha prorogato di circa quindi giorni l’incontro fissato per domani in regione. Uno spostamento dettato dall’impossibilità del primo cittadino di Pietravairano – Francesco Zarone –  di essere presente domani. L’ufficio dell’assessore Nappi, che giò in una precedente occasione ebbe modo di dimostrare il proprio “attaccamento” alla causa della delocalizzazione, ha spostato la riunione per il prossime sedici luglio. Intanto, Moccia presenta altri due ricorsi al tar. Tenta, probabilmente, di riprendersi il controllo della partita dopo che, alcuni mesi fa, aveva deciso di ritirare alcuni importanti ricorsi davanti ai giudici amministrativi. Se le cave non sono ancora arrivate a Pietravairano – e forse non verranno mai più – bisogna dare merito a tre importanti forze. Il popolo. La prima è  stata la determinazione del popolo di Pietravairano (guidato dall’energica Maria Acquaro) che ha rifiutato ogni compromesso con chi intende distruggere un territorio per il profitto di pochi. Nella stessa forza vanno inseriti tutti quei tecnici e quei cittadini che senza alcuna pretesa hanno contribuito a rafforzare la barricata contro le cave e il cementificio.La seconda forza in campo è rappresentata dal sindaco, Francesco Zarone, che – fedele al mandato elettorale – ha rappresentato un autentico baluardo a difesa del territorio e della legalità a Pietravairano. L’avvocato.  La vera svolta però è arrivata con la nomina, da parte del comune, dell’avvocato Giancarlo Fumo che ha scoperto l’articolo 27 del piano regolatore del comune.

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un commento

  1. proveritate dice:

    Pubblicato il 27-06-2012 alle 22:40

    Sono e sarò sempre al fianco del Sindaco Zarone cui è indirizzato il mio plauso per la lotta che conduce contro l’insediamento del cementificio. Ancora una volta devo biasimare l’assordante silenzio dei sindaci dei paesi confinanti con Pietravairano. Sono tanto ottusi e/o di corta lungimiranza da non rendersi conto che un tale insediamento compromette la vivibilità e la salute di tutto il territorio circostante per parecchie decine di chilometri di distanza dal cementificio. Cosa aspettano ad unirsi alle proteste del Sindaco Zarone? Tutti i sindaci dovrebbero andare in regione e protestare vivamente contro un insediamento tanto invasivo nel territorio. Rivolgo al Sig. Sindaco Zarone un appello a coinvolgere ufficialmente i sindaci confinanti perchè, se hanno a cuore la tutela della salute dei loro amministrati, si uniscano e tutti insieme vanno in regione a protestare contro un insediamento che, non a caso, altri non vogliono sul proprio territorio. Mi piacerebbe conoscere in merito il parere del Sindaco Zarone e conoscere se è d’accordo a tale iniziativa. Attendo una risposta