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PIETRAVAIRANO – Cave e cementificio, Moccia presenta due nuovi ricorsi al Tar

pietravairano. Cave e cementificio, il gruppo Moccia presenta altri due ricorsi al tar. Tenta, probabilmente, di riprendersi il controllo della partita dopo che, alcuni mesi fa, aveva deciso di ritirare alcuni importanti ricorsi davanti ai giudici amministrativi. Se le cave non sono ancora arrivate a Pietravairano – e forse non verranno mai più – bisogna dare merito a tre importanti forze. Il popolo. La prima è  stata la determinazione del popolo di Pietravairano (guidato dall’energica Maria Acquaro) che ha rifiutato ogni compromesso con chi intende distruggere un territorio per il profitto di pochi. Nella stessa forza vanno inseriti tutti quei tecnici e quei cittadini che senza alcuna pretesa hanno contribuito a rafforzare la barricata contro le cave e il cementificio. Il sindaco. La seconda forza in campo è rappresentata dal sindaco, Francesco Zarone, che – fedele al mandato elettorale – ha rappresentato un autentico baluardo a difesa del territorio e della legalità a Pietravairano. L’avvocato.  La vera svolta però è arrivata con la nomina, da parte del comune, dell’avvocato Giancarlo Fumo che ha “scoperto” – aiutato da un tecnico locale – la “salvezza”. Un articolo (il 27) del piano regolatore del comune, redatto molti anni prima, nel quale si privilegiava la vocazione agricola e si vietavano cave e cementifici.  Nessuno prima aveva “notato” quell’articolo determinante per la partia. Distrazione, superficialità oppure cos’altro?  I risultati sono arrivati quasi subito e  gli “aggressori” di Monte Monaco sono stati messi con le spalle al muro. Ora arrivano due nuovi ricorsi del gruppo Moccia, contro i quali l’amministrazione di Pietravairano ha già annunciato opposizione.

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