GALLUCCIO (Nicolina Moretta) – Si sono succeduti in questo periodo i Convegni come le Sagre delle castagne e del vino e a quanto pare sono serviti a chiarire per i sindaci del territorio del Vulcano un punto chiave: occorre un piano organico ben orchestrato che preveda gli eventi, in modo che non si accavallino,e tutte le attività che servono per attirare i turisti in modo da invogliarli a rimanere più giorni ed avere dagli enti i finanziamenti necessari. Questo in estrema sintesi si è detto al Convegno di Sipicciano, nella sede della Contry house “Le Arcate” e promosso dall’”Associazione Montecaruso”, nella veste della dott.ssa Graziella Porro che ha fatto da padrona di casa e ha ringraziato tutti i relatori ed i partecipanti. Hanno preso la parola il sindaco di Galluccio, Giuseppe Galluccio; il direttore del Parco di Roccamonfina – Foce del Garigliano, Enzo Di Sarro; il sindaco di Conca della Campania e presidente della Comunità Montana “Monte Santa Croce”, Alberico Di Salvo; il prof. Carlo Berna, il dott. Carlo Montefusco, sindaco di Roccamonfina; la dott.ssa Cinzia Amato, il dott. Pasquale Mignacca, presidente dell’Associazione “Galluccio Olistica”. I relatori hanno anche parlato dell’inesistenza della raccolta del prodotto castagna di questo anno, mentre l’anno scorso si era avuto il 30% della raccolta tradizionale. Della malattia del cinipite galligeno che ha colpito e indebolito i castagneti ora più soggetti alle mutazioni climatiche. Della tendenza di impiantare e innestare la Busch De Betizac, un ibrido senza sapore a discapito della nostra gustosa e autoctona Primitiva e della necessità di proteggere e promuovere quest’ultima anche con il riconoscimento DOP. Non ultimo si è voluto marcare il punto che la lotta biologica con l’antagonista del cinipite funziona se si rimane nel biologico, altrimenti il trattamento chimico ammazza anche l’antagonista del cinipite e inquina il sottobosco con i suoi prodotti, come i funghi dei quali le colline del Vulcano sono ricche.