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CASERTA – Pericolo per la viabilità provinciale ma i tecnici assicurano: “arrangiatevi”

CASERTA (di Tommasina Casale) – Le drammatiche condizioni finanziarie dell’ente provincia, aggravate dal terremoto giudiziario che ha portato all’arresto qualche giorno fa del presidente Angelo Di Costanzo, hanno spinto i tecnici provinciali ad inviare una nota nella quale si sollevano da qualsiasi responsabilità. La nota a firma dei tecnici Nicola Di Lillo, Filomeno Salvatore Saudella ed Antonio Coppola è stata inviata al Prefetto di Caserta, al dirigente provinciale del settore viabilità, al direttore generale, al segretario Generale, ai consiglieri provinciali ed alle organizzazioni sindacali provinciali. I suddetti tecnici evidenziano la mancanza di fondi assegnati alla viabilità che ha comportato l’impossibilità da diversi mesi di eseguire alcuna manutenzione stradale, tranne qualche piccola copertura di buche. Gli stessi sottolineano: “ricorre l’obbligo da parte nostra, a sollievo delle responsabilità derivanti, denunciare ed evidenziare le condizioni in cui siamo costretti a non operare, considerato che anche il ricorso alla somma urgenza, previsto dalle leggi vigenti, strumento da utilizzare con il massimo senso di responsabilità, è ulteriormente gravato dalla preoccupazione di non alimentare i cosiddetti debiti fuori bilancio con possibilità, da parte della corte dei conti, di attribuzione di responsabilità patrimoniale nei confronti dei funzionari”.
I Ponzio Pilato della provincia si mettono al sicuro ma ci chiediamo: “chi mette a sicuro i cittadini di questa provincia?” Le condizioni delle strade provinciali sono a dir poco precarie e lo confermano gli stessi: “le drammatiche condizioni della viabilità, dovuta alla impossibilità di eseguire qualsiasi forma di manutenzione sia direttamente che a mezzo di ditte esterne, comporta situazioni di grave rischio per la sicurezza della circolazione stradale, con possibilità di addebitò di responsabilità, anche alla luce della recente sentenza del tribunale di Crotone che ha condannato la Provincia in base alla recente normativa che ha esteso il reato di omicidio stradale anche ai gestori delle reti”. Ma alla fine queste provincie a cosa servono? Forse a pagare quei dirigenti che si lavano le mani da qualsiasi responsabilità?

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