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Roccamonfina – Sagra della Castagna, Cestrone smonta il “teorema” di Montefusco

Roccamonfina (Nicolina Moretta) – La sagra delle castagne si farà, ma con quali castagne, non si sà. O meglio, si sà:  non saranno quelle del vulcano, decimate dal cinipide. In Piazza Nicola Amore, parla Gabriele Cestrone, castanicoltore  di Roccamonfina; riferendosi alla sagra del luogo che partirà sabato 8 e domenica 9 Ottobre e sarà ripetuta per quattro fine settimana, fino al primo di Novembre, ci dice:  “Chi venderà le castagne in Piazza Nicola Amore, venderà castagne che non sono del comprensorio di Roccamonfina. Poi la sagra porterà anche benefici. Anzi, porterà benefici sicuramente per gli standisti, i bar, i ristoranti; gli unici che non guadagneranno saranno i castanicoltori”.

  • Come mai, secondo lei, non ci sono le castagne?
  • E’ stato il clima avverso durante la fioritura, perché bene o male, giù a Conca della Campania, pure c’è il cinipide, ma le castagne ci sono. Qua ha fatto la grandine nel periodo della fioritura. Tant’è vero che il sindaco, Carlo Montefusco, ha richiesto il decreto di calamità per mancato reddito, ma ci vuole tempo per conoscere il risultato. Le famiglie, intanto, sono rimaste senza reddito, devono stringere la cinghia. Speriamo che non si blocchi l’indotto collegato alle castagne. Le castagne sono il prodotto finale, che si raccoglie, ma prima ci sta la potatura, l’innestatura, la falciatura, la legna.
  • Di un mancato raccolto è tutto il mondo contadino che ne soffre?
  • Sì. Poi c’è il problema delle castagne biologiche.
  • Mi dica con chiarezza.
  • In pratica: per l’assenza del reddito castanicolo, per chi fa agricoltura biologica, c’è il rischio che senza la fatturazione del l’anno 2016, si perda il contributo.

 

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