CAIAZZO – Lsu, da nove anni attendono “stabilità”

caiazzo. I sindacati al comune  di  Caiazzo: “stabilizzare  i  lavoratori  Lsu”. Gli operatori Lsu del comune di Caiazzo, da anni in servizio presso detto territorio, sono vivamente preoccupati per la scadenza a fine Giugno del loro rapporto di lavoro, non essendo ancora stati stabilizzati a tempo indeterminato dall’amministrazione comunale, che attende le disposizioni e le risorse economiche da parte della Regione Campania.
La Segreteria Regionale della Cisas interviene nuovamente sull’argomento, chiedendo che – al più presto possibile – i predetti lavoratori abbiano almeno la sicurezza di essere confermati nel loro lavoro dal prossimo 1 Luglio. Sono stati introdotti per sostenere persone disoccupate e prive di trattamento previdenziale e si dividono in    lavori di pubblica utilità (mirati alla creazione di occupazione in nuovi bacini d’impiego);     lavori socialmente utili (mirati alla qualificazione professionale in settori innovativi e alla realizzazione di progetti con carattere straordinario).
I progetti per l’erogazione dei sussidi sono stati promossi da pubblica amministrazione;  enti pubblici economici; società a prevalente partecipazione pubblica; cooperative sociali. Lo svolgimento di un lavoro socialmente utile non comporta in alcun caso l’nstaurazione di un rapporto di lavoro e non determina la cancellazione dalle liste di mobilità.
Il prossimo 22 giungo ci sarà lo sciopero generale degli Lsu:  in questo clima di forte repressione e di sottrazione dei diritti piu’ essenziali, a carico della classe operaia, gli ex lsu ata, sicuramente sono tra quelli piu’ tartassati. la causa e’ da attribuire ai governi che si sono avvicendati fino ad oggi, i quali hanno saputo soltanto rubare e proteggere un’insaziabile casta, facendone pagare le conseguenze ai piu’ deboli, con tasse insostenibili e tagli sui servizi basilari, come la sanita’, la scuola, la giustizia, i trasporti. se dopo tutto questo, consideriamo le nuvole oscure all’orizzonte degli ex lsu e cioe’, una forte riduzione di quel misero reddito della categoria, dovuto alla cig in deroga e all’imminente intervento della consip, che produrra’ una quasi certa diminuzione dell’orario di lavoro giornaliero e dei mesi di lavoro nell’arco dell’anno, in netta contrapposizione all’aumento della pressione fiscale, avremo un quadro veramente disastroso del nostro futuro. il 22 giugno non si può  mancare.

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