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Chi c’è dietro le aziende che rappresentano il Bel Paese sul palcoscenico industriale mondiale?

(di Alessandro Staffiero) Grandi capitali, investitori nazionali ed esteri, fondatori autorevoli, manager preparati, prodotti di qualità e marchi riconoscibili. Sono gli elementi fondamentali che sono alla base del successo delle maggiori aziende e industrie italiane. Grazie a cifre di fatturato a 9 zeri, una solida reputazione e una netta apertura verso ogni forma di innovazione, molte imprese del Bel Paese, ben quotate sul continente, hanno saputo ritagliarsi un posto d’onore anche sul palcoscenico industriale mondiale.

I maggiori esperti nel campo della finanza e dell’economia, annualmente, stilano delle classifiche dove sono elencate le maggiori aziende mondiali, basandosi su diversi criteri: la posizione dell’azienda sul mercato, la credibilità del marchio, il valore di mercato dell’azienda, le performance dei proprietari d’impresa e così via.  Tra i maggiori marchi italiani, come credibilità e fatturato, spiccano molte aziende, che per il loro successo hanno attirato l’attenzione dei concorrenti e degli investitori esteri, tanto da decidere di aprire filiali oltre confine o, addirittura, da essere gestite da CdA e capitali stranieri.

Tra le maggiori industrie competitive del nostro paese, si possono citare le aziende leader nel settore dei trasporti come Fiat, Ferrari, Pirelli e FS italiane, i magnati nel campo dell’energia e dei combustibili Enel ed Eni, ma anche aziende che dominano altri settori competitivi, come quello degli investimenti (si pensi alla Società Exor) e quello delle telecomunicazioni, come Vodafone Italia S.p. A. e Telecom Italia.

Ma chi sono i leader e i manager che si celano dietro al successo di queste grandi imprese italiane? Per quanto riguarda il settore dei trasporti, il gruppo FS ha la sua guida nell’ingegnere elettrotenico Renato Mazzoncini, che vanta una grande esperienza grazie alla sua carriera di CEO all’interno di società di trasporto sia pubbliche, che private, che miste. Nello stesso settore, con una specializzazione nel campo degli pneumatici, nel mercato globale svetta un altro marchio, simbolo di qualità e innovazione, ossia il Gruppo Pirelli.

La società è nata nel 1872 a Milano, grazie allo spirito imprenditoriale di Giovanni Battista Pirelli; negli anni ‘70 si è ingrandita grazie alla fusione con la società britannica Dunlop e dal 1992 è passata nelle mani di Marco Tronchetti Provera, imprenditore milanese e manager di successo, che ha mantenuto il suo ruolo di CEO anche dopo il passaggio della società nelle mani degli investitori cinesi di ChemChina.

Nel settore automobilistico il Made in Italy porta il nome FIAT, marchio della FCA Italy fondata nel 1899 a Torino e divenuta con il tempo una holding e poi una tra le maggiori case automobilistiche mondiali. Dopo la fusione del 2014 con altri marchi, è entrata nel gruppo industriale Fiat Chrysler Automobiles, diretto dall’imprenditore Sergio Marchionne, dirigente e CEO anche di Ferrari S.p.A. Il settore dell’energia italiano risulta dominato da due aziende, Enel ed Eni. Enel è l’acronimo di Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, ossia la multinazionale che produce e rifornisce i consumatori nazionali ed esteri di gas ed energia elettrica.

Nata come ente pubblico nel 1962, con il tempo ha subito diverse trasformazioni fino a diventare una società privata, divisa in più aziende che gestiscono diversi compiti (Enel Energia, Enel Distribuzione, Enel Produzione, ecc.), seppur il maggiore azionista rimane lo Stato italiano. Anche la direzione di questo gruppo è nelle mani di un ingegnere, in questo caso nucleare, il milanese Francesco Starace, che si è messo alla direzione del Gruppo, come CEO e Direttore Generale, nel 2014, assieme al nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione Maria Patrizia Grieco.

Una storia simile è quella del Gruppo Eni, ossia l’Ente Nazionale Idrocarburi, nato nel 1953 come ente pubblico e poi privatizzato. Il suo successo è testimoniato dal fatto che è presente in oltre 90 paesi, grazie anche alla leadership e al management del suo CEO Claudio Descalzi, attualmente membro del National Petroleum Council.

Ha sede in Italia anche la maggiore società d’investimento europea la Exor S.p.A., che grazie al suo enorme fatturato si posiziona al 1° posto nella classifica dei gruppi economici italiani e al 19° di quelli mondiali. Merito di questo successo sta anche nella sua dirigenza, rappresentata dalla Famiglia Agnelli, nota per il suo spirito imprenditoriale e il suo successo anche in campo politico. Tra i maggiori investimenti della Exor, sia come azionista di maggioranza relativa che assoluta, spiccano celebri marchi come Fiat Chrysler Automobiles N.V., CNH Industrial N.V., Ferrari N.V., Juventus Football Club S.p.A.
Sul palcoscenico industriale mondiale, il mondo delle telecomunicazioni italiano è ben rappresentato dall’operato di due aziende dalla lunga storia ed in costante crescita, ossia Vodafone Italia S.p.A. e Telecom Italia. Entrambe competitor nella fornitura di servizi di telefonia, mobile e fissa, nonché dei servizi internet e per la connettività, sono guidate da due amministratori delegati specializzati in finanza e direzione aziendale di scuola milanese, rispettivamente Vittorio Colao e Flavio Cattaneo.

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