Ultim'ora

CAPUA – Abuso e falso, la difesa del preside Giuliano

capua. Si difende strenuamente davanti al gip Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che lo ha fatto arrestare, il preside dell’ITIS “Falco” di Capua  Francesco Giuliano finito agli arresti domiciliari l’altro ieri per una serie di incriminazioni. Giuliano, difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, ieri mattina, messo sotto torchio, ha chiarito i fatti e la sua posizione, negando ogni addebito e scaricando le responsabilità sulla segretaria Luisa Sismondo, la quale ora è in pensione. Giuliano ha riferito di essersi attenuto alle regole di aver indetto le gare di appalto la dove la somma superava le duemila euro e di essersi fidato del lavoro del suo staff e della commissione che decideva l’iter da seguire. Se colpa egli ha è quella di essere stato troppo buono e di aver mostrato molta fiducia. Egli ha detto di aver firmato innumerevoli carte e se qualcuno fraudolentemente gli ha sottoposto una determina da pagare ciò potrebbe essergli sfuggito. Il preside ha inoltre negato anche di essersi appropriato dei fondi comunitari destinati ai vari progetti scolastici. Il budget che egli aveva a disposizione li ha spesi unicamente per la scuola, per spese di rappresentanza anche all’estero nel corso di numerosi viaggi fatti con gli studenti. Soldi spesi anche per dei cadeau da offrire alle varie delegazioni di altri istituti gemellati con l’Its Falco di Capua quando si sono incontrate nei viaggi all’estero. I soldi egli li ha spesi unicamente per l’istituto. Di conseguenza ha giustificato anche il sequestro dei 5mila euro che la Pg ha portato via dalla sua abitazione. Quei soldi non sarebbero affatto frutto di peculato ma apparterrebbero alla sua famiglia legittimamente in quanto in casa il dirigente ha due figli professionisti che lavorano e la moglie che è insegnante per cui avrebbe un’entrata che giustificherebbe pienamente la disponibilità di quella liquidità. Anche per quanto riguarda la scelta dei medici nominati da lui per i controlli per la sicurezza sul posto di lavoro egli li ha scelti in base alle autocertificazioni ricevute.  A fine interrogatorio l’avvocato Romano ha fatto istanza di scarcerazione in merito il Gip si è riservato anche perché ha bisogno del parere del pm.  Le accuse che vedono indagato il preside insieme alla  Sismondo e al figlio di quest’ultima sono di abuso d’ufficio, falso, turbativa d’asta e peculato  Il provvedimento d’arresto è stato firmato dal pm Geradina Cozzolino. Le indagini erano partite già da alcuni mesi a seguito delle denunce fatte da alcuni imprenditori commerciali che sono stati esclusi dalle gare di appalto per la fornitura del materiale didattico presso l’istituto tecnico. Insieme al preside è indagata   la segretaria Luisa Sismondo; il figlio Costantino Palladino, titolare della ditta Video Solution avvantaggiata dall’illecita condotta del preside; due medici dell’Asl: Carmine Papa e Salvatore Siciliano, scelti dal dirigente per le visite da fare per la tutela dei lavoratori. Per il pm i due medici non avevano le qualifiche richieste per operare in tale settore. Il preside è accusato di aver affidato l’incarico alla ditta di Palladino per la  fornitura del materiale informatico presso l’istituto eludendo le gare di appalto. Avrebbe commesso anche il reato di turbativa d’asta nel far risultare la ditta di Palladino quella che aveva proposto il preventivo più conveniente. Incorrendo così anche nel reato di falso al quale si è aggiunto quello di peculato poiché si sarebbe impossessato dei fondi comunitari destinati alle attività extrascolastiche.
maria giovanna pellegrino

Guarda anche

Capua – Stoccava rifiuti sul nudo terreno, sequestrata autocarrozzeria

Capua – Scatta con la stagione estiva il programma rafforzato di misure individuate dai Prefetti …