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CAPUA – Abuso e falso, arrestato il preside dell’Its Falco

capua. Abuso d’ufficio, falso, turbativa d’asta, peculato, in manette il preside dell’Itis “Falco” di Capua  Francesco Giuliano, classe 49 di Pignataro Maggiore. Il dirigente, nel pomeriggio di ieri, ha ricevuto la visita della squadra della Pg del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che, eseguendo gli ordini del gip Meccariello,  gli ha notificato ed ha eseguito la misura restrittiva degli arresti domiciliari. Il provvedimento per il dirigente è stato chiesto dal pubblico ministero Geradina Cozzolino. Le indagini erano partite già da alcuni mesi a seguito delle denunce fatte da alcuni imprenditori commerciali che sono stati esclusi dalle gare di appalto per la fornitura del materiale didattico presso l’istituto tecnico. Insieme al preside nei guai è finita anche la segretaria dell’istituto, Luisa Sismondo; il figlio Costantino Palladino, titolare della ditta Video Solution avvantaggiata dall’illecita condotta del preside; due medici dell’Asl: Carmine Papa e Salvatore Siciliano, scelti dal dirigente per le visite da fare per la tutela dei lavoratori. Per il pm i due medici non avevano le qualifiche richieste per operare in tale settore. La polizia giudiziaria ha inoltre eseguito anche una minuziosa perquisizione presso l’abitazione di Giuliano sequestrando parecchi documenti, agende, conti e computer. Altra documentazione è stata sequestrata a Capua presso la presidenza dell’istituto e presso la segreteria. Sono stati acquisiti inoltre i tabulati telefonici e sono stati fatti accertamenti bancari.  Tra qualche giorno l’interrogatorio di garanzia davanti al gip per Giuliano, difeso dall’avvocato Giuseppe Romano. Il preside è accusato di aver commesso una serie di abusi di ufficio per diverse gare d’appalto che dovevano essere indette per la fornitura del materiale informatico presso l’istituto. Invece della gara di appalto obbligatoria per la scuola poiché la spesa superava i duemila euro, il preside ha proceduto per l’affidamento diretto alla ditta di Costantino Palladino, il figlio dell’assistente amministrativa. Avrebbe commesso anche il reato di turbativa d’asta, sempre in concorso con la segretaria e con il figlio, nel far risultare la ditta di Palladino quella che aveva proposto il preventivo più conveniente. Nel fare ciò il dirigente è incorso anche nel reato di falso, poiché avrebbe attestato fatti non veri. Inoltre il dirigente viene accusato anche di essersi impossessato di svariate somme di danaro, dei fondi destinati alle gite scolastiche e  ai vari progetti didattici. Avrebbe poi inoltre favorito alcuni medici del Lavoro, tali Papa e Siciliano, pur non avendo essi la qualifica richiesta. In corso vi sono ulteriori indagini da parte del pubblico ministero che ha chiesto l’arresto di Giuliano proprio per  evitare l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Dalla Pg verranno poi sentiti, sempre in questi giorni, gli altri inquisiti che dovranno dare spiegazioni del loro operato. Una vicenda intricata che vede coinvolta una persona che appariva al di sopra di ogni sospetto. La procura per colpire ha atteso la fine dell’anno scolastico per evitare ulteriori intralci agli studenti che si prepareranno a sostenere gli esami senza il loro dirigente. Provvedimenti potrebbero ora arrivare anche dal Provveditorato.
maria giovanna pellegrino

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