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VAIRANO PATENORA – Ferrara, Caiazza: vogliono mettere tutto a tacere

VAIRANO PATENORA – Il convegno sull’abbazia della Ferrara  alimenta ancora la polemica, lo storico Domenioco Caiazza ha inteso precisare:
“Nel ringraziare Paese News per l’attenzione che dedica sempre  ai beni culturali ed in particolare alla annosa vicenda dell’abbandono colpevole dell’Abazia della Ferrara  ed alla disastroso stato prossimo al crollo nel quale versa per inerzia delle istituzioni la cappelle adi Malgerio Sorel, in relazione al pezzo Vairano Patenora Mostra Celestino V Cantelmo toglie la parola a Caiazza, credo opportuno precisare quanto segue:
L’associazione Culturale Castello di Fumone, luogo della detenzione e morte di Celestino V  ha  avuto l’idea di chiamare artisti di grande fama a celebrare il 720 anniversario della morte del Santo. La mostra denominata “L’abbandono’ è stata inaugurata nel castello stesso il 19 maggio, festa di San Pietro Celestino, tra l’altro con la proiezione di una intervista filmata al famoso critico d’arte prof Scrinari,  e con un cortometraggio su Celestino V.  Poiché questo presentava anche  il famoso affresco della cappella di Malgerio Sorel, dove è l’unico ritratto realistico di Pietro del Morrone, il Marchese di Fumone dr, Fabio de Paolis ha accolto l’invito di portare la mostra a Vairano, luogo del noviziato e monacazione di Celestino V.
Il Comune ha partecipato all’iniziativa mettendo a disposizione lun locale in Palazzo d’ Arezzo per la mostra a chiesa di Loreto per l’inaugurazione della mostra e un convegno sul tema l’abbandono, espressamente dedicato a reagire all’abbandono dell’abbazia della Ferrara. IL Comune doveva anche curare la strumentazione per proiettare i filmati e i power point.
Il Centro Studi sul Medioevo, espressamente richiestone dall’assaociazione Cultiurale Castello di Fumone  partecipava con una relazione a cura di chi scrive sul tema : L’abbandono , monumenti paesaggi: una risorsa o un problema.
Il convegno doveva avere inizio alle ore 19, ma  alle  18, 30 ancora mancavano computer e lettore e proiettore  video per i filmati (intervista a Scrinari e documentario su Celestino V).
Procacciate finalmente le attrezzature si è cercato inutilmente di farle funzionare sino alle ore 20 allorquando si è finalmente dato inizio al convegno. IL Sindaco faceva da moderatore e dopo il saluto ha dato la parola anziché al Relatore Ufficiale a tre illustri relatori che dovevano presentare un libro meritevole ma estraneo alla mostra ed al Convegno.  Essi hanno parlato, giustamente, senza limitazione di tempo, e poi ha avuto la parola il dr. De Paolis che, impossibilitato a proiettare i filmati, ha parlato pochi minuti. Mancavano forse 9-7 minuti alle 9 quando il Relatore Ufficiale ha avuto la parola. Dopo 5 minuti il Sindaco  lo ha sollecitato a concludere e dopo atre 4 minuti circa gli ha tolto d’imperio la parola asserendo che alle nove in punto doveva avere inizio ufficiale la festa medievale e che il convegno era finito.
A questo punto l’Avv. Caiazza, ha esclamato” prendo atto che mi viene tolta la parola, e impedito di parlare  così come non rispondete alla lettere che vi invio. Volete silenziare tutto sulla Ferrara, spero che almeno risponderete sull’ultima che segnalava la possibilità concreta di avere 2000.000,00 euro per il restauro della cappella, diversamente renderete conto nelle sedi competenti”. Poi abbandonava l’aula. Resta infatti incomprensibile come per inadempimenti del Comune il convegno possa iniziare con oltre un ora di ritardo mentre la festa medievale debba partire puntuale spaccando il minuto .  Ma tutto voler concedere il Sindaco,  improvvisamente divenuto  puntuale solo per la rievocazione, poteva scusarsi e, adducendo la necessità di dare inizio alla festa medievale allontanarsi cedendo ad altri la presidenza del convegno. Non si è mai visto che il relatore ufficiale già privato della possibilità di usare power point  e relegato a  parlare per quarto sia contingentato in tempi risibili di pochi minuti, mentre gli altri,  hanno parlato liberamente ,e giustamente, senza contingentamento. Sarebbe stato più corretto abolire la relazione anziché farla abortire forzosamente dopo pochi minuti. I primo è tra i pochi che da anni reagisce, da ultimo affiancato anche  da Italia Nostra, contro la sordità ed inerzia delle istituzioni si batte contro l’abbandono dell’abbazia della Ferrara. Forse avrà almeno il garbo di spiegare perché non tutela i diritti del comune sull’Abbazia che risultano dai titoli stessi dei livellari  e di affermare o smentire  apertis verbis se sia spinto dal desiderio di compiacere  sino alla  scortesia istituzionali compagni di cordata elettorale.

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12 commenti

  1. Questa è, senza dubbio, l’amministrazione con il sindaco che ha collezionato più figure di m…. negli ultimi 40 anni.
    Per fortuna che vi sono rimasti solo pochi mesi!

  2. Anonimo di Vairano

    Confermo la veridicità di quanto afferma lo storico Caiazza. Sindaco io c’ero, non ho capito l’improvvisa fretta
    e lo stop a Caiazza prima invitato alla conferenza e poi subito bloccato. Il Caiazza si batte per i diritti del Comune sull’Abbazia e per il suo restauro. Visto che in proposito il Comune non fa niente ci spiegate per chi vi battete voi?.
    Sindaco anziché dare a Caizza la cittadinanza onoraria per aver scoperto Celestino V a Vairano, lo silenziate !!
    Poveri noi.

  3. E’ impressionante che la questione dell’Abbazia della Ferrara continui a far ridere i vairanesi dopo le disastrose amministrazioni passate che non solo non hanno mai salvato neppure una pietra ma hanno peggiorato le cose. Questa amministrazione sembra volersi allineare all’incapacità delle precedenti. Speriamo che riescano a fare trovare una soluzione prima di fine legislatura

  4. Si organizzano convegni che partono in ritardo e si pretende di finire in orario. Vairano sempre piu’ fanalino di cosa della cultura in Provincia di Caserta. Oramai parlano i fatti, si continuano a votare incompetenti e collusi che non hanno nulla da esprimere se non il proprio tornaconto e quello dei propri parenti, molti dei quali assunti diretti del Comune. La lista che ha espresso l’attuale maggioranza , anzichè Vairano Unita, si dovrebbe chiamare “Vairano Umiliata”. Piu’ in basso di così c’è solo il commissariamento. Ora cercheranno di salvare il salvabile ma tanto la valorizzazione e la sensibilizzazione sulla Ferrara “NON S’HA DA FARE”.

  5. All’estero promuovono e tutelano anche il più piccolo sito (archeologico, storico, artistico). Noi ne abbiamo in abbondanza ma, a quanto pare, siamo privi di una classe politica che sappia conservarli e valorizzarli.
    Si dimenticano troppo spesso i principi fondamentali enunciati dalla nostra Costituzione: art. 9 . “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

  6. Piena solidarietà a Caiazza. C’è una perplessità che mi attanaglia: non capisco con quale logica il sindaco e la sua amministrazione sono spinti a promuovere una mostra d’arte su Celestino V e non fa nulla da anni per conservare e salvare dal crollo, della cappella che lo contiene, un affresco in cui è contenuta la figura del santo. Questo che stiamo vedendo è un comportamento illogico e contraddittorio; mi piacerebbe sbagliarmi ed essere contraddetto da fatti concreti. In Toscana o altrove un monumento come l’Abbazia ora sarebbe meta di pellegrinaggi, viaggi di studio, visite guidate e promuoverebbe uno sviluppo culturale ed economico di cui i nostri territori avrebbero estremo bisogno. Invece di recuperare e far risorgere a nuova vita l’Abbazia della Ferrara (faremmo meglio a dire dei Russo) si pensa a porre in silenzio l’argomento. VERGOGNA.

  7. anonimo imbarazzato

    Certo che se il Sindaco amministra come conduce i convegni a Vairano stiamo freschi anche ad agosto.
    Spero che si renda conto e chieda pubblicamente scusa o almeno, se persevera, che chiarisca che ha agito a titolo personale e non come primo cittadino, così non ci coinvolge come Vairanesi nella figuraccia.

  8. Anonimo curioso ed interrogante

    Va bene non c’è dubbio sulla figuraccia, ma dopo tutto il Sindaco è più esperto di politica che di convegni e di cultura e magari ha potuto sbagliare in buona fede o per nervosismo o per stanchezza.
    Però sarebbe il caso che ora a mente fredda chiarisca cosa ha fatto per la Ferrara, e per la cappella.
    Ha inoltrato la richiesta di finanziamento per il consolidamento? a chi? quando?
    Indicando date protocolli di delibere, progetti etc. etc.

  9. Franco Valente

    Sono amico di infanzia di Domenico Caiazza e ne sono orgoglioso perché il più grande studioso vivente del Matese antico, specialmente per il versante Vulturnense.
    Perciò mi è sembrata per nulla opportuna una castrazione pubblica per dare spazio a una manifestazione che, per quanto popolare non potrà mai avere il rilievo di una comunicazione che avrebbe portato un beneficio storico alla comunità di Vairano.
    La storia è fatta anche di questi momenti è un intervento di Domenico Caiazza va ascoltato con il silenzio religioso che meritano le grandi scoperte.
    Peraltro per me Domenico è il più importante costruttore di un impalcato storico sull’Abbazia della Ferrara avendone analizzato i più reconditi aspetti.
    Purtroppo rimane il detto antico delle “margaritas”che non si devono mai dispensare gratuitamente a chi non le apprezza.
    Franco Valente

  10. Torno dalle vacanze riaccendo il computer e trovo questa vicenda della relazione bloccata, mi incuriosisco e indago pensavo ad una esagerazione ma poi leggo su Paese News un commento del Sindaco che ammette di aver chiesto la chiusura della relazione “dopo alcuni minuti”,anche se poi magnanimo concedeva di “sforare”.
    Dunque a anche a mente fredda, dopo qualche giorno Bartolomeo ritiene di avere legittimamente chiesto al relatore ufficiale di chiudere una relazione ancora all’incipit. Capisco l’autodifesa ma questo è troppo: buon professionista e navigato politico, probabilmente inesperto di convegni culturali il Sindaco doveva scusarsi e non abbozzare questa sgangherata difesa postuma. Così ha gettato acqua bollente sulla scottatura, poiché è assurdo che chi ha causato il ritardo ne faccia pagare lo scotto ad altri.
    IL Sindaco, se ha sbagliato in buona fede si scusi e inviti Caiazza a tenere la conferenza nell’aula del Consiglio Comunale.
    Diversamente cauto e freddo si potrebbe pensare che ha provocato apposta l’incidente. Spero che non sia così.

  11. VE BE’ QUANTE STORIE é chiaro che il Sindaco ha stoppato Caiazza.
    Ma lo ha fatto per la par condicio.
    Infatti il Sindaco non parla della Ferrara e non vuole che se parli della stessa (come dei beni culturali di Vairano).
    Però comunque corrono voci contrastanti: per il Sindaco, i Russo sarebbero i padroni buoni che vogliono regalare al Comune la Cappella disastrata dal tempo e dall’incuria totale e tenersi libero e franco il resto dell’abbazia e i terreni.
    Tuttavia gli stessi titoli di proprietà dei Russo indicherebbero il comune come proprietario e i Russo come livellari. E corre voce che proprio nella qualità di livellari avrebbero chiesto l’affrancazione… cioè di divenire proprietari.
    Il Sindaco non ne sa nulla?
    Di chi è l’Abbazia? cosa si fa per Taverna Catena, per il Borgo e il Castello?
    Questi sono i problemi che interessano i Vairanesi.

  12. Pietro Di Lorenzo (Caserta)

    L’Abbazia della Ferrara e la cappella di Malgerio Sorel sono patrimonio della collettività in quanto beni tutelati e vincolati ai sensi del Codice dei Beni Culturali. Se anche fosse definitivamente accertata (e pare proprio che non lo sia) la proprietà privata degli attuali detentori sarebbe loro colpevole negligenza il non aver provveduto a salvaguardare il bene mettendone gravemente a rischio l’incolumità. Se, invece, la proprietà fosse accertata in capo all Comune (come sembra che sia) allora tutto lo spiacevole episodio occorso a danno di Domenico Caiazza troverebbe una evidente giustificazione nella volontà del Comune di chiamarsi fuori dalla responsabilità a provvedere. In ogni caso lascia basiti la scortesia subita da Domenico Caiazza (massimo esperto di medioevo del territorio dell’Alto Casertano, riconosciuto e apprezzato ben al di là delle beghe provinciali di cronaca paesana). Voglio, piuttosto, confidore nel fatto che si sia trattato solo di un frainteso e che si possa, si voglia e si sappia ricucire lo strappo con immediatezza, per il bene del territorio, per il quale Caiazza lungamente e genorosamente si è speso e da tanto tempo. Per esempio, proprio attuando nel concreto quelle azioni di tutela e valorizzazione necessarie alla Ferrara, interventi che Caiazza reclama, giustamente. Eventualmente anche imputandoli in danno dei possessori/proprietari negligenti, come prescrive la legge.