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TEANO – Gestione dei rifiuti, la “guerra” in casa Zinzi: per un pugno di voti contro ogni impianto

TEANO – Sulla gestione dei rifiuti la famiglia Zinzi si spacca. Gianpiero Zinzi rinnega il padre, Domenico Zinzi. Almeno sul concetto del ciclo rifiuti. Infatti, mentre il padre (drago sputafuoco) è stato accanito sostenitore del gassificatore di Capua e di qualsiasi altro impianto; il figlio arriva a dire no al biodigestore di Alife ed ora dice no all’impianto progettato a Teano. Ricorda, Gianpiero, tanto il draghetto Grisù (figlio del drago) che rinnegando la propria natura voleva fare (da grande) il pompiere. Si potrebbe ridere se non ci fosse da piangere.
Certo. Viene da piangere pensando che un presidente della commissione Terra dei Fuochi si oppone alla realizzazione di qualsiasi impianto per il trattamento dei rifiuti. Allora, come si risolve il problema rifiuti?
Sembra quasi che il presidente della commissione speciale Terra dei Fuochi voglia lasciare le cose esattamente come stanno. Come sono state finora.
Realizzare che questo è il modo di pensare da parte di chi amministra una regione importante e delicata come la Campania, spezza ogni speranza.  Tutto però potrebbe accadere solo per un pungo di voti, chiaramente.
Si è riunita pochi giorni fa la commissioni speciale presieduto da Zinzi (Grisù) per analizzare la vicenda dell’impianto per il trattamento dei rifiuti che potrebbe nascere nell’area ex Isolmer. La giornata si è conclusa con un “maestoso”: non si farà.
Ma, del resto, cosa non farebbe un politico per qualche voto in più!
Capita che, improvvisamente, il rampollo di famiglia – Gianpiero Zinzi – rinneghi lo spirito “inceneritore” del padre Domenico Zinzi – da sempre accanito sostenitore di ogni impianto per il trattamento rifiuti ed in particolare  del gassificatore in progetto fra Capua e Vitulazio – schierandosi con il comitato che a Teano si oppone alla realizzazione del progetto nell’a ex Isolmer (un comitato che, per carità, segue legittimamente il proprio obiettivo).
Eppure fra le due strutture la differenza è sostanziale, non c’è paragone. Tuttavia il giovane Zinzi (che ricorda un po’ il famoso draghetto Grisù) sembra avere le idee chiare, schierandosi con il fronte del “no”.
Ma c’è da credergli? Come c’è da credere agli altri politici che ora puntano l’indice?
Probabilmente saranno i primi, in caso di realizzazione dell’impianto, a passare dall’altra parte della barricata nel tentativo di collocare qualche “lavoratore”. Ma del resto anche quello potrebbe servire per racimolare qualche voto.
Probabilmente gli interessi, quelli veri, dell’intera collettività della Campania, con questi teatrini non sembrano avere alcuna relazione. Basta ricordare che ogni giorno la Campania paga una multa di 100mila euro alla comunità europea per l’assenza dei necessari impianti per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti. Oltre agli enormi costi per inviare rifiuti in altre regioni o addirittura all’estero.
Tutti soldi che attraverso le tasse pagano i cittadini della Campania. In tutto questo un presidente di una commissione speciale – come quella Terra dei Fuochi – che dovrebbe essere il primo a favorire certi impianti – si oppone a qualsiasi cosa.
Appunto si potrebbe ridere a crepapelle, se non ci fosse da piangere.
izinzi

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un commento

  1. C’è da ridere pure se si pensa che l’ ex assessore del Comune di Teano ha firmato, nel 2008, assieme al suo ex Sindaco Raffaele Picerno una delibera di Giunta, per allargare la zona industriale del Comune di Teano anche a S.Croce per incentivare l’ apertura di fabbriche “verdi” ( di monnezza ). Oggi la stessa Pentella regge gli striscioni al comitato senza che nessuno di loro la sputtani.