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RIARDO – Operaio precipita dal capannone e muore, lutto a Riardo per la scomparsa del giovane Vittorio Cifone

riardo. E’ morto – lavorando, come aveva sempre fatto nella sua vita – Vittorio Cifone. La drammatica notizia arriva nel cuore dei festeggiamenti per la Protettrice del paese. In tanti auspicavano l’interruzione della festa in segno di rispetto per una famiglia compita dal tremendo dolore.
E’ morto precipitando dal tetto di un capannone che sorge nella stessa area industriale di  Salerno dove, all’inizio del mese scorso, si tolse una vita un disoccupato. Il dramma del lavoro prima, delle morti bianche poi. Vittorio Cifone, 41enne di Riardo. na da anni residente nell’area vesuviana,  è l’ennesima vittima sul lavoro che non ha avuto scampo dopo un volo di oltre  dieci metri avvenuto ieri mattina intorno alle 9.30 mettendo, forse, un piede in fallo a seguito  del cedimento della fune di contenimento. Cercava insieme al collega di rimuovere l’eternit dal tetto di un capannone della  società “Caramico” che sorge nell’area ex Cavamarket: lo stesso stabilimento all’interno del  quale, come dicevamo, il 7 maggio scorso Generoso Armenante, originario di Vietri sul Mare,  da due anni senza lavoro, decise di togliersi la vita. Impiccandosi. Ex addetto alla guardiania  di un cash&carry della zona aveva perso il posto, e presto anche la casa, dopo che la ditta  da cui dipendeva aveva cambiato proprietà.
Il corpo di Vittorio sposato e padre di tre figli, dipendente della società Ateco di Nocera  Inferiore specializzata nella bonifica e installazione di pannelli fotovoltaici, si trova nell’obitorio  dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” del capoluogo e attende l’ok del  magistrato per la ‘liberalizzazione’. E’ stato infatti già eseguito un primo esame esterno dal  medico legale per cercare di ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente e le cause.  Secondo una prima teoria investigativa dell’incidente, affidata agli agenti delle Volanti della  Polizia, guidati dalla dottoressa Rossana Trimarco, l’operaio specializzato era sul tetto del  capannone quando, con ogni probabilità, ha ceduto la fune di contenimento che lo teneva  legato all’abbaino.
Inutili i tentativi di reggersi. Come nulla ha potuto il collega che ha  assistito inerme al dramma  consumatosi dinanzi ai suoi occhi. L’intera area è stata posta sotto sequestro mentre gli ispettori del lavoro hanno per l’intera  mattinata eseguito sopralluoghi per cercare eventuali norme violate. Intanto, nella zona industriale di Salerno, a pochi metri da Pontecagnano, già ieri mattina i  sono visti alcuni familiari e amici dell’operaio morto che hanno
successivamente seguito la salma  in ospedale. Parallelamente, a Somma Vesuviana, in via Mazzini, presso l’abitazione del  41enne, una lunga fila di conoscenti sta facendo sentire la propria vicinanza ai congiunti. Si ripropone la sicurezza sui posti di lavoro.
L’Inail, attraverso una campagna informativa  insieme ad altri Enti pubblici, l’anno scorso ha anche snocciolato alcuni dati. Nel periodo  compreso tra il primo gennaio e il 31 agosto del 2011 gli incidente mortali sono stati sei.
Il  dato è provvisorio. Pur lasciando intravedere una riduzione, il dramma delle ‘morti bianche’  non è certo risolto. Il comparto industriale quello più colpito; fanalino di cosa l’area agricola. L’attenzione resta alta. Come del resto i controlli delle autorità preposte. Anche nel caso di Vittorio Cifone si cercherà di capire la causa esatta della morte. Dalla  fatalità alla violazione delle norme vigenti in materia.
Vittorio da anni si era trasferito a Somma Vesuviana ma il suo ricordo in paese è ancora vivo. La famiglia per lunghi ani ha gestito un bar nel centro di Riardo

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