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CASERTA / ALVIGNANO – Consorzio Idrico, la Finanza indaga sulle nomine fatte da Di Costanzo. Quindi la Provincia serve a qualcosa

CASERTA / ALVIGNANO –  La vicenda del Consorzio Idrico potrebbe chiarire pa cosa realmente serve la provincia, e perché si insiste tanto a tenere in vita un ente – quello provinciale – incapace di assolvere a qualsiasi suo compito verso la collettività. Per il resto, invece, sembra andare tutto a gonfie vele.
Ora sul Consorzio Idrico Terra di Lavoro, scatta l’indagine della Guardia di Finanza di Caserta, che vuole fare chiarezza su alcuni incarichi “sospetti”. Si tratta di consulenze ai professionisti altrettanto poco chiare. È quanto ipotizza la Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha delegato il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Caserta per l’acquisizione di atti e documenti relativi alle nomine delle cariche sociali e alle consulenze e agli incarichi professionali decise, a partire da gennaio scorso, dal presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo.
I finanzieri hanno dunque fatto visita alla sede della società  Terra di Lavoro Spa, interamente partecipata dall’amministrazione provinciale di Caserta e impegnata nella gestione di servizi pubblici quali la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili dell’Ente, il servizio di controllo degli impianti termici, gli accertamenti, la liquidazione e la riscossione dei tributi.
Agli inizi dell’anno in corso, il presidente Angelo Di Costanzo ha nominato i nuovi vertici della società. Il presidente è Marco Ricci, già consigliere comunale a Capua. Nel consiglio di amministrazione siedono invece Rita Di Giunta e Vincenzo Esposito, la cui nomima  è messa in dubbio dall’ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone.

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