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Da sinistra Vito Leone, Gennaro Castaldo e Antonio Di Meo

CELLOLE – Aido, Sorbo è il nuovo presidente. Ecco le storie che si celano dietro la donazione

CELLOLE (Matide Crolla) – Marco Sorbo è il nuovo presidente del direttivo Aido, l’associazione italiana per la donazione degli organi. Ieri sera si è svolto, presso la biblioteca comunale di Cellole in piazza Compasso, la riunione alla presenza di tutti i membri dell’associazione. Antonio Di Meo, già presidente ed ora in veste di presidente onorario, ha annunciato che l’associazione di volontariato a Cellole diventa gruppo intercomunale Aido Sessa-Cellole mantenendo il suo nominativo ‘sezione Diego’. Erano presenti alla riunione del direttivo per la nomina dei nuovi componenti e del presidente anche il responsabile provinciale Gennaro Castaldo ed i membri dell’organismo locale nella persona di Alessandra Odierna, Vito Leone, Delicata detta Delia Rivetti, Elisa Landino e Marco Sorbo. All’unanimità è stata decisa la nomina di quest’ultimo a presidente del gruppo intercomunale Aido Sessa-Cellole. Gli incarichi all’interno del direttivo, invece, saranno conferiti in una prossima riunione che lo stesso Sorbo deciderà di convocare per organizzare anche gli eventi e la campagna di sensibilizzazione nel mese di settembre. Prima di procedere all’elezione di Sorbo, ha preso la parola Antonio Di Meo che ha posto l’accento sulla diffusione della cultura della donazione degli organi. Ha parlato della sua esperienza in questi venti anni nell’associazione ed ha poi rassegnato le dimissioni da componente del direttivo per impegni familiari sopraggiunti. “L’Aido è e deve restare un movimento apolitico- ha affermato Di Meo-. Bisogna garantire serietà e trasparenza all’interno del suo organismo, come fino ad ora. Ricordo a voi che prenderete le redini di questa importante associazione l’iscrizione all’albo comunale, di fare incontri con le istituzioni per promuovere l’associazione sempre insieme e di organizzare qualsiasi evento solo dopo che sia stato deciso tutti insieme, insomma non deve mai diventare un’associazione a carattere individuale perché se ne perderebbe il senso vero”. Nell’occasione i membri del direttivo hanno sottolineato la motivazione che li ha spinti ad iscriversi all’Aido. Delia Rivetti ha affermato: “Se posso salvare una vita perché non farlo?”. Alessandra Odierna, invece, ha vissuto un’esperienza molto dolorosa ma di grande speranza che l’ha spinta a dare il suo contributo all’Aido, avendo una bambina che nel mese di febbraio a soli sei anni ha subito un trapianto di reni. “Il nostro angelo è passato e ci ha donato la speranza di una vita normale e più serena”, ha affermato Alessandra. Un calvario, quello della sua piccolina, iniziato dalla nascita a causa di un gravissimo episodio di malasanità. Anche Vito Leone ha capito l’importanza del dono per una sua esperienza di vita. Insomma, l’Aido ha donato in questi anni a Cellole e dintorni la speranza. Proprio per questo lo scopo del presidente sarà quello di rafforzare ancora di più nel territorio la cultura della donazione.

Da sinistra Marco Sorbo, Elisa Landino, Alessandra Odierna e Delia Rivetti
Da sinistra Marco Sorbo, Elisa Landino, Alessandra Odierna e Delia Rivetti
Il direttivo al completo
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