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CASERTA – Azienda di trasporto pubblico ‘CLP’, dipendenti ancora senza stipendio

CASERTA (cs) – Ancora una volta, passano gli anni ma la procedura è la stessa. Resta difficile la situazione sul fronte dei pagamenti delle spettanze ai dipendenti della CLP “Commissariata” Servizi ex-ACMS Caserta, sia per le problematiche ben note del Trasporto Pubblico Locale Campano, sia per il protrarsi dell’affidamento di gestione alla CLP, ancora oggi commissariata dal Prefetto di Napoli. In attesa dei fondi provenienti dalla Regione Campania, dopo le svariate note delle OO.SS. inviate a Prefetto, Regione, Provincia e Azienda, dove sono state richieste lecite informazioni sulle date di erogazione, ancora oggi tutto tace. Questo, in sostanza, è ciò che da giorni vivono i lavoratori: non si conoscono le date di pagamento, si è costretti a lavorare in periodi, come questo, di estrema difficoltà gestionale (causa carenza personale, ferie, permessi e altro); a ciò si aggiungono problemi di viabilità (traffico sulle arterie stradali per pendolari estivi), non dimenticando i sacrifici che l’autista di turno compie, ogni giorno, guidando su vetture non idonee al servizio per carenza di climatizzazione e/o di aereazione interna ai bus. Oggi i lavoratori chiedono ai preposti delle risposte, sollecitando mediaticamente l’Azienda e gli Enti al pagamento dei contributi dovuti: 1. Rata accordo Nazionale del 28/11/2015; 2. Adeguamento contrattuale del 28/11/2015; 3. Emolumenti del mese di Giugno 2016; 4. Pagamento della 14^ mensilità; 5. Pagamento dei buoni pasto relativi alle mensilità di Maggio e Giugno. Un reiterato modo di agire che, purtroppo, grava non poco sulle spalle delle famiglie monoreddito che normalmente ed a malapena riescono ad arrivare alla terza settimana del mese. Si ribadisce che il mancato pagamento degli stipendi rappresenta un inadempimento del datore di lavoro, motivo per il quale il Lavoratore potrebbe richiedere eventuale risarcimento dei danni, derivanti dal fatto che nel frattempo non è stato in grado di far fronte ai suoi impegni economici. Pertanto, a tutela del personale, si chiede all’Amministrazione Aziendale il tempestivo impegno nelle date prescritte a norma di C.N.L. al pagamento delle retribuzioni, evitando situazioni incresciose e spiacevoli; in caso di ulteriore ritardo, i Lavoratori si vedono costretti ad attivare procedure che arrecheranno disagi e disservizi all’utenza. Se il ritardo dovesse prolungarsi, per tutelare la loro posizione, i dipendenti avvieranno azioni legali presso le autorità competenti, chiamando a responsabilità del danno causato i soggetti che avessero contribuito con propri atti, o omissioni, al rallentamento delle procedure.

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