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NAPOLI – Finti invalidi: truffa da 9 milioni di euro, in 93 nei guai

NAPOLI – In data odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli  -nell’ambito di indagini coordinate  da questa  Procura della Repubblica  presso il Tribunale  di Napoli, Sezione  Reati contro la Pubblica Amministrazione-  ha dato esecuzione ad  un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – sezione reati contro   la   Pubblica   Amministrazione,    nei   confronti   di   93   soggetti,   per l’ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. In particolare, si tratta di persone -residenti nella città di Napoli, in comuni della provincia (Villaricca, Quarto, S. Giorgio A Cremano, Marano) e in diverse altre località  (S. Angelo  dei Lombardi, Trieste,  Porto Sant’Elpidio,  Reggio Emilia e Cesena)-   che  per  lungo  tempo  hanno  illecitamente  percepito  pensioni  di invalidità.  II sequestro  ha  ad  oggetto  54  immobili,  4  veicoli  e  disponibilità  finanziarie  riconducibili  agli stessi  indagati,  per  un valore  complessivo pari  a quanta indebitamente percepito a partire dal 2004. II provvedimento  e state emesso  in relazione  al reato di truffa ai danni della Stato, a seguito di un’articolata attività investigativa che ha permesso di far emergere un vasto sistema di frode ai danni dell’INPS, finalizzato a ottenere I’indebita   erogazione   mensile   di  pensioni   di   invalidità  e  di   indennità di accompagnamento. II servizio  si inserisce  in un’ampia  attività  investigativa, coordinata  dalla Procura della Repubblica di Napoli ed affidata, per un verso, al Nucleo di Polizia Tributaria  della Guardia di Finanza di Napoli (che ha materialmente operato in data odierna) e, per altro verso, al Comando Provinciale CC di Napoli, attività nell’ambito della quale, a partire dal settembre 2009 a oggi, sono state applicate 580 misure  cautelari  (di cui n° 440  personali/reali  e n° 140 reali) ed eseguiti sequestri di beni per un valore di oltre 34 milioni di euro. Nel ricostruire l‘iter procedurale previsto, almeno sino al 2010, per la concessione  del  trattamento  pensionistico,  gli  investigatori  hanno esaminato numerose  pratiche,  istruite   dai vari  uffici pubblici  all’epoca competenti,  quali Commissione medica di prima istanza (presso la ASL), Commissione medica di verifica  (presso  il Ministero delle  Finanze),  Municipalità,  INPS, rilevando una serie di incongruenze. Ai minuziosi  riscontri documentali  sono seguite ulteriori attività istruttorie, consistite  nella  raccolta  di  dichiarazioni  di  persone  informate  sui fatti  e  nel sequestro di documentazione sanitaria e amministrativa rivelatasi integralmente falsa. AI termine delle indagini del presente filone, che hanno riguardato pratiche istruite  dall’A.S.L.  Napoli 1 Centro e dalla  prima  Municipalità del Comune di Napoli, e emerso che quasi nessuna delle 93 persone destinatarie dell’odierno provvedimento    aveva mai presentato   al Distretto  sanitario  di appartenenza    una regolare  domanda   di riconoscimento    dello  state  di invalidità  ne, tanto  meno,  era stata mai  sottoposta   a visita   medica   da  parte  della  competente    Commissione Invalidi  Civili  del  medesimo   distretto;   nei  pochi  casi  in cui,  invece,  vi era  stata effettivamente    una visita   medica   ma  con  esito  negative,   sono  stati  costruiti ex novo verbali  interamente   falsi  attestanti   10 state  di invalidità. I  benefici    economici    correlati    all’invalidità (che,   in   molti   casi,   hanno superato   I’importo  complessivo   di 100.000,00   € nel periodo  2004-2013,   con  una punta  anche  di 150.000,00  €) so no quindi  stati  attribuiti  agli indagati  solo  grazie alla produzione    di  documentazione     falsa,   che  -inviata   ai  competenti    uffici-   e stata  sufficiente   non solo  per  ottenere   le provvidenze   mensili  (per  tutti  i casi  in esame,   e  stata  riconosciuta    l’invalidità    con  un  punteggio    superiore    al  74%, soglia  minima  per  I’ottenimento   dell’assegno    di invalidità mensile)   ma  anche,  in molti  casi,  per vedersi  riconosciute   diverse  annualità  di arretrati. Tale    sistema    -peraltro    già   portato    alla   luce   in  occasione    delle   precedenti iniziative giudiziarie-    e  state   reso   possibile   grazie   all’esistenza    di  una  regia unitaria   che  si  avvaleva   di  soggetti   intranei   alla  Pubblica  Amministrazione     (nei cui    confronti      si    e    proceduto      separatamente),       in    grado     di    costruire documentazione    falsa  e  di  produrla   direttamente    agli  uffici  cui  era  demandato soltanto  il segmento  finale  di tutto  il complesso   iter amministrativo.

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