Ultim'ora

Bangladesh / Piedimonte Matese – Vincenzo, Cristian, Marco e gli altri: ecco chi sono i 9 italiani uccisi nell’attentato di Dacca

Bangladesh / Piedimonte Matese –  Tra le persone presenti al ristorante attaccato dai soldati del Califfato, undici provenivano dall’Italia e ben nove sono rimasti assassinati: erano imprenditori del settore tessile, provenienti dalla Campania, Veneto, Lazio e Piemonte. Un sopravvissuto è riuscito a scappare nelle fasi iniziali dell’azione terroristica. Una fuga che non è riuscita alla moglie, uiccisa dai terroristi. C’era chi si era trasferito da anni, chi ci abitava da poco tempo ma anche qualcuno che era pronto a tornare in Italia in pianta stabile. Tutti lavoravano nel settore tessile e dell’abbigliamento e si trovavano in Bangladesh per motivi professionali. Seduti a tavola per consumare la cena, sono stati sorpresi dall’attacco terroristico dei soldati del Califfato: secondo il Telegraph sarebbero stati assassinati a colpi di armi da taglio, mentre alcuni testimoni sopravvissuti hanno riferito che i terroristi risparmiavano solo chi era in grado di recitare i versi del Corano. Soltanto uno degli italiani è riuscito a salvarsi, Gianni Boschetti, che è scappato dal locale dove cenava insieme alla moglie (tra le vittime), mentre ben nove nostri connazionali sono rimasti uccisi. A confermarlo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Sono nove – ha detto – le vittime italiane accertate finora”.  L’Unità di crisi della Farnesina, nel frattempo, ha confermato i nomi di tutti i nostri connazionali rimasti uccisi nell’attacco terroristico. Si tratta di Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. 

Ecco le loro storie:
Anche Vincenzo D’Allestro, come quasi tutti gli italiani rimasti uccisi nell’assalto all’Holey Artisan Bakery di Dacca, lavorava nell’industria tessile ed era arrivato in Bangladesh per gestire i contatti con i produttori locali di filati di cotone.  Aveva 46 anni ed era alle dipendenze di una grossa azienda napoletana del settore. Era di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, insieme alla moglie Maria Assuna Gaudio, di Alife, che spesso lo seguiva nei suoi viaggi all’estero. Da circa un anno, D’Allestro si era trasferito ad Acerra.

Quella di ieri sera sarebbe stata una delle ultime cene bengalesi di Simona Monti: 33 anni, originaria di Magliano Sabina, in provincia di Rieti, da circa un anno e mezzo era in Bangladesh per lavoro, ma era pronta a lasciare il Paese asiatico per rientrare in Italia. Il motivo?  Da alcune settimane aveva appreso di essere incinta, per questo aveva preso un anno d’aspettativa dal lavoro. La folle furia dei miliziani non ha però avuto alcuna pietà di lei. “Questa esperienza di martirio per la mia famiglia e il sangue di mia sorella Simona spero possano contribuire a costruire un mondo più giusto e fraterno”, ha detto Luca, il fratello più piccolo di Simona.

Si era trasferita da tempo, invece, Nadia Benedetti, 52enne originaria di Viterbo, manager director della StudioTex Limited.  “Nadia non era sposata e non aveva figli – dice un amico-. Da più di 20 anni si era trasferita in Bangladesh ma tornava spesso in Italia a trovare i parenti che vivono ancora a Viterbo”.

Sarebbe dovuta rientrare oggi in Italia Adele Puglisi: la attendevano stasera a Punta Secca, la frazione marinara di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, nella casa di villeggiatura che la famiglia possiede da tempo nel borgo marinaro, e dove si recava di frequente durante i suoi rari viaggi in Italia di rientro dall’estero.
I familiari l’aspettavano alle 20 perché il suo rientro era previsto da Dacca a Catania per stamani. Ieri, però, era andata a cena a Dacca con la sua amica del cuore Nadia Benedetti, che viveva in Bangladesh: una serata che è stata fatale ad entrambi.

Era friulano anche Cristian Rossi, imprenditore 47enne di Feletto Umberto, in provincia di Udine. A confermare la notizia della morte di Rossi alla moglie è stata la Farnesina, poche ore fa: anche se manca il riconoscimento ufficiale del corpo, i funzionari del ministero degli Esteri hanno comunque confermato la notizia del decesso dell’imprenditore udinese. Dopo aver abitato per anni in Bangladesh, Rossi curava i rapporti con il Paese per un noto marchio di abbigliamento: sarebbe dovuto tornare in Italia il primo luglio, ma aveva deciso di ritardare il rientro di 24 ore. Una decisione che si è rivelata fatale: lascia la moglie Stefania, le sorelle Daniela e Gabriella.

Era friulano anche Cristian Rossi, imprenditore 47enne di Feletto Umberto, in provincia di Udine. A confermare la notizia della morte di Rossi alla moglie è stata la Farnesina, poche ore fa: anche se manca il riconoscimento ufficiale del corpo, i funzionari del ministero degli Esteri hanno comunque confermato la notizia del decesso dell’imprenditore udinese. Dopo aver abitato per anni in Bangladesh, Rossi curava i rapporti con il Paese per un noto marchio di abbigliamento: sarebbe dovuto tornare in Italia il primo luglio, ma aveva deciso di ritardare il rientro di 24 ore. Una decisione che si è rivelata fatale: lascia la moglie Stefania, le sorelle Daniela e Gabriella.

Al momento l’unico sopravvissuto italiano alla strage è Gianni Boschetti: si trovava nel ristorante assaltato insieme alla moglie Claudia D’Antona (poi uccisa dai terroristi), ma è riuscito a scappare durante le prime fasi dell’attacco. “C’erano due tavoli – racconta – uno al quale ero seduto con mia moglie e un cliente, e un altro con altre sette-otto persone“. Boschetti, che lavora in Bangladesh da 25 anni come grossista di abbigliamento, è riuscito a gettarsi fuori dal locale e a salvarsi la vita, trascorrendo tutta la notte nascosto dietro un albero fuori dal locale. Purtroppo, però, è stato lui stesso a scoprire il corpo senza vita della moglie, dopo che il blitz delle forze speciali bengalesi ha interrotto l’attacco terroristico. (fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it)

blocco

 

 

 

 

 

 

 

Guarda anche

Roccamonfina / Piedimonte Matese – Donna roccana derubata della borsa al mercato matesino. Indaga la Municipale

Roccamonfina / Piedimonte Matese – I fatti prendono avvio questa mattina durante la fiera settimanale …