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VAIRANO PATENORA – Cava Pizzomonte, i Martone chiedono la conferenza dei servizi

VAIRANO PATENORA (cs) – Cava Pizzomonte, la vicenda è ancora aperta ed ancora una volta i consiglieri comunali del gruppo Torre, i Martone, sono chiamati a fare il loro dovere in difesa del territorio e dei diritti dei cittadini vairanesi. L’ultima volta, circa un anno addietro, si provò a sensibilizzare vari cittadini compreso la candidata alle Regionali dei 5 Stelle di Pietravairano, che si presentò nella sala consiliare del Comune con il suo staff e la prima cosa che fece fu un bel selfie elettorale. Dopo di allora non è stata più vista. Si spera che il motivo non sia da ricercarsi nella mancata elezione. Sono passati quattro anni, a parte quelli iniziali con l’amministrazione Robbio, caratterizzata da denunce e documenti inviati alla Procura della Repubblica e agli uffici regionali preposti, l’attuale amministrazione continuava a fare orecchie da mercante su argomentazioni inconfutabili circa l’impossibilità di dare esecuzione a quel decreto regionale 2009/2010 per continuare la coltivazione della cava da parte della ITALCAL/ICI. In data 30 marzo 2016, prot. 2016.0216098, il Genio Civile di Caserta comunica al Comune e a tutti gli uffici interessati di aver avviato la procedura di revoca dell’autorizzazione estrattiva in precedenza richiamata. Alla base della procedura di revoca del Genio Civile vi sono le seguenti sintetiche valutazioni:

  1. la Cava Pizzomonte non è affatto cava abbandonata, come   sempre sostenuto;.
  2. la proposta progettuale della Ditta Italcal prevedeva interventi di coltivazione e ricomposizione ambientale su terreni in uso civico e questi terreni sono gravati dal vincolo di indisponibilità.
  3. inoltre è emerso che in sede di conferenza dei servizi del 2008 la procedura paesaggistica non era stata espletata conformemente a quanto disposto dalla Legge; poco chiara era ancora la decisione di non sottoporre la questione al parere VIA (valutazione impatto ambientale);
  4. per il sito di cava in questione debbono essere comunque posti in esame tutti gli interventi necessari per la sua ricomposizione ambientale ai sensi dell’ articolo 9 della LR  n. 54/85;
  5. la nuova ipotesi progettuale dovrà essere sottoposta all’ esame delle Amministrazioni competenti sul territorio attraverso l’istituto  di una nuova  conferenza dei servizi.

Praticamente il Genio Civile ha dato ragione a tutte le osservazioni, fatte nel corso di questi quattro anni nei vari consigli comunali e nelle varie denunce presentate alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Ora però viene da chiedersi: perché sindaco e giunta non hanno informato immediatamente il Consiglio Comunale di questo ultimo provvedimento del Genio Civile? Per quale motivo i consiglieri comunali Martone sono stati costretti a trasformarsi in investigatori per procurarsi l’ultima comunicazione del Genio Civile in modo informale, facendo ricerche in archivio e al protocollo? Quali osservazioni sono state fatte e a che titolo, considerato che il Genio ha indirizzato la decisione al Comune non al Sindaco? In proposito i consiglieri Martone ribadiscono per l’ennesima volta che non vi è nulla di personale contro la ditta ITALCAL/ICI, ma che si faccia immediatamente la nuova Conferenza dei Servizi, in modo serio con il parere dell’Università per stabilire valutare seriamente le condizioni di rischio e di salvaguardia ambientale.

 

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