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Le armi sequestrate in casa D'Arezzo

VAIRANO PATENORA – Armi clandestine, colpo di scena al processo D’Arezzo: smantellata la relazione tecnica

VAIRANO PATENORA – Colpo di scena al processo a carico di Bartolomeo D’Arezzo. Il difensore dell’uomo è riuscito a smantellare la relazione tecnica proposta dal tecnico della procura. Ernesto De Angelis, difensore dell’imputato, ha fatto emergere, durante l’udienza di pochi giorni fa, una serie di lacune che avrebbero reso quella relazione tecnica inattendibile. Per questa ragione il giudice ha stabilito di nominare un nuovo tecnico, questa volta di fiducia del tribunale stesso. Sarà questo esperto a fare chiarezza sulla vicenda che vede coinvolto D’Arezzo.
D’Arezzo, attualmente agli arresti domiciliari, venne arrestato lo scorso novembre dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo, in flagranza di reato per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento. I militari dell’Arma effettuarono una perquisizione presso l’abitazione dell’arrestato, rinvenendo e sottoponendo a sequestro penale:

  • 1 fucile carabina winchester marca “adler” 308, mod. fal con relativo caricatore, il quale risultava alterato, per la presenza su di esso, di  silenziatore per arma tipo guerra;
  • kg 4,130 di polvere da sparo;
  • 5 silenziatori per arma comune da sparo (di cui 4 in fase di perfezionamento);
  • 2 silenziatori per arma da guerra (di cui 1 per carabina mod. ak-47);
  • 1 canna per fucile “mauser”;
  • 1 otturatore per arma comune da sparo;
  • 16 cartucce cal. 223, 6 cartucce cal. 330 winchester, 19 cartucce cal. 44 magnum;
  • materiale atto alla fabbricazione di armi e munizioni quali un tornio, un trapano di precisione, punzoni alfanumerici per matricole, pinze ed una pressa per la compressione di munizioni, il tutto illegalmente detenuto, escluso il fucile, che è risultato regolarmente denunciato dal D’Arezzo ma, modificato con la presenza di un silenziatore da guerra. All’uomo, titolare di porto d’armi non rinnovato, sono stati altresì sequestrati 5 fucili e nr. 205 cartucce. Pertanto, lo stesso, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria C.V., come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

La difesa dell’imputato, affidata all’avvocata Ernesto De Angelis, punta molto sulla perizia tecnica e sul fatto che molte delle armi ritrovate in casa di D’Arezzo erano regolarmente detenute.

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