CELLOLE – Elezioni, querelle tra Barretta e Di Leone sul confronto in piazza

Cellole (Matilde Crolla) – La campagna elettorale è ormai alle battute finali ed i toni si fanno più accesi tra i candidati cellolesi. Ieri sera è stata la volta del candidato a sindaco del ‘Comitato civico cellolese’, Guido Di Leone, che nel corso del comizio pubblico non ha risparmiato parole forti nei confronti del suo avversario, Angelo Barretta. Quest’ultimo agli “attacchi gratuiti che non si confanno ad una competizione fino ad ora rispettosa” risponde all’invito in piazza del suo antagonista con un picche. Di Leone, infatti, nella giornata di ieri aveva invitato Barretta ad un confronto pubblico all’americana da svolgersi in piazza nella serata di domani. “Ho invitato il candidato sindaco Barretta ad un confronto pubblico davanti a tutta la cittadinanza. E’ giusto che ci raccontiamo davanti al popolo- afferma Di Leone-. Confronto stile americano. Va data questa opportunità alla cittadinanza, di poter scegliere, di poter ascoltare. Per quanto mi riguarda tutto sarà all’insegna del rispetto e della lealtà”. Ma dal suo canto Barretta ha deciso di non prendervi parte ed ha spiegato a proposito: “Ieri mi chiama un amico informandomi che il mio avversario mi aveva invitato ad un confronto pubblico. Poco dopo mi arriva un messaggio su whatapp dello stesso che mi informava di aver deciso di organizzare un confronto all’americana… Dopo qualche minuto- spiega Barretta- la sua pagina Facebook evidenziava già l’incontro per mercoledì alle ore 21. Ora mi chiedo: ma i confronti pubblici non vanno concordati insieme? Data, ora, domande, moderatore, piazza o location?”. Per Barretta non sono questi i modi di portare avanti una campagna elettorale agguerrita ma nello stesso tempo rispettosa. “Non posso confrontarmi con un avversario che utilizza queste strategie che non si confanno alla mia persona e che mi attacca sul piano personale, toccando tasti delicati come il ricordo di mio padre nel corso di un comizio pubblico. Continuo a ribadire che il mio unico interlocutore continuerà ad essere il popolo con il mio comizio di chiusura previsto per venerdì sera alle 21,30”. Intanto, Di Leone dal suo canto ritiene di non aver fatto nulla di offensivo: “Poteva essere un’opportunità per entrambi di confrontarsi alla presenza di tutti i cittadini. Io comunque domani sarò in piazza Compasso ad aspettarlo”.