piana di monte verna. Sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica il giovane Pasqualino De Siato il nipote killer di Lina Santabarbara. Accolta la richiesta di giudizio abbreviato condizionato all’accertamento in merito alla salute mentale dell’assassino, per valutare la sua capacità al momento del fatto ed anche la sua capacità di stare in giudizio avanzata dall’avvocato difensore Bernardino Lombardi. La perizia psichiatrica potrebbe rendere De Siato improcessabile, qualora venisse riconosciuto incapace di intendere e volere. Di contro le parti offese, i familiari della 70enne, che si costituiranno in giudizio assistite dall’avvocato Romolo Vignola. De Siato è stato già mandato sotto processo davanti alla prima corte d’assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal dottor Giuseppe Provitera, giudice a latere Corinna Forte, con il rito di giudizio immediato, firmato dal pm Carlo Fucci titolare dell’istruttoria delle indagini. Solo un folle come è stato De Siato, avrebbe potuto sgozzare un’indifesa e trafiggerla con 37 coltellate, per rapinare la vittima della pensione che aveva ritirato da qualche giorno senza riuscirvi poi. L’imputato ora si trova ricoverato presso la Villa degli Ulivi a Caserta. L’accusa per De Siato rimane comunque quella di omicidio volontario, con l’aggravante dei futili motivi e dalla brutalità. De Siato uccise la zia all’interno della sua abitazione la mattina del 5 gennaio poi grondante di sangue iniziò a rovistare per la casa alla caccia spasmodica dei soldi che non trovò. Per sfregio strappò dal collo della zia la catenina d’oro e il bracciale dal polso. Gli inquirenti immediatamente lo indagarono perché fu lui a far scoprire il cadavere e a farsi trovare tutto sporco di sangue. De Siato venne arrestato dopo qualche settimana, non appena la procura ebbe i risultati del Ris che lo incastravano. C’è attesa per i risultati del test Dna sul nipote dell’anziana donna trucidata nella mattinata del 5 gennaio scorso, all’interno della sua abitazione a Piana di Monteverna. Il pubblico ministero Carlo Fucci della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sta cercando di cristallizzare le prove che conducono ad un solo colpevole: Pasqualino De Siano, l’unico ad essere stato iscritto nel registro degli indagati. Si attendono ora i risultati del Racis che stanno confrontando il Dna del giovane con quello della vittima. A De Siano gli 007 dell’Arma hanno sequestrato le scarpe ed i pantaloni ricoperti di tracce ematiche. Le scarpe, perché nella camera da letto della vittima sono state lasciate delle impronte con delle suole compatibili con quelle che indossava De Siano. Il pantalone, perché era ricoperto di sangue ed su una coscia vi era l’impronta insanguinata della mano della zia come se la poverina avesse tentato di difendersi afferrando la gamba. De Siato quando è stato portato in caserma per essere interrogato presentava una ferita di arma da taglio su un dito. Al momento l’arma, il coltello utilizzato per commettere il delitto non è stato ancora trovato.
maria giovanna pellegrino
